La moglie dello scrittore

Recensione Un couple. Il leggendario documentarista americano Frederick Wiseman cerca di reinventare i codici del suo cinema raccontando la storia della relazione tra Tolstoj e la moglie Sofia.

Acclamato maestro del cinema documentario a livello globale, insignito del Leone d’Oro alla Carriera nel 2014 e di un analogo premio Oscar nel 2016, Frederick Wiseman alla veneranda età di 92 anni non sembra desideroso né di ritirarsi, né di continuare a ripetere gli stilemi che lo hanno consacrato. Il suo ultimo lavoro, Un couple, girato in francese, lo fa sconfinare in quello che un po’ impropriamente si potrebbe definire docufiction, teatro in video o quantomeno renactement.

Un couple prende le mosse dall’epistolario di Tolstoj con sua moglie Sofia, anzi, a dire il vero, si concentra soprattutto sulle parole di Sofia rivolte a Tolstoj. Il loro fu un matrimonio a tratti pacifico e più spesso turbolento ma, benché ovviamente abbiano convissuto per gran parte della durata del loro matrimonio, erano soliti scambiarsi lettere anche in casa, e leggersi reciprocamente passaggi dei reciproci diari. Sofia, al secolo Sòf’ja Andrèevna Bers coniugata Tolstàja, morta nel 1919 nove anni dopo il marito, si rivela donna riflessiva ma tutt’altro che arrendevole, certamente in parte succube del fascino del grande scrittore ma anche capace di ribadire più volte, e a più riprese, una forte dose di autonomia di pensiero, soprattutto quando esprime in faccia a Tolstoj la propria consapevolezza degli atteggiamenti manipolatori dell’uomo. Proprio questa attenzione psicologica a certi aspetti sopraffattori nella dinamica di coppia rappresenta il nodo tematico con cui Un couple si rivolge palesemente all’attualità e a certi temi caldi del dibattito pubblico: la storia resta però confinata nell’Ottocento, senza nessuna attualizzazione forzata, e anzi Nathalie Boutefau, l’attrice che interpreta la moglie di Tolstoj, anche co-autrice con Wiseman della sceneggiatura, viene posta in uno scenario naturale idilliaco, presso il mare, del tutto slegato dall’effettiva realtà biografica del vissuto dello scrittore e di sua moglie.

«Un couple è stato girato in ventitré giorni, nel maggio del 2021, nel giardino La Boulaye, sull’isola di Belle Île. La troupe consisteva di sei persone e un’attrice», riferiscono le laconiche note di regia. «Le scene sono state girate sulle scogliere, sulle spiagge e nel giardino in piena fioritura primaverile. Gli animali, gli insetti, i fiori, gli alberi e i suoni del giardino sono anch’essi protagonisti del film, che altrimenti è un monologo». Il risultato è particolarmente immersivo e sensoriale, benché Un couple raramente sia esente dalla sensazione di essere un esempio di teatro in video, se non di un vero e proprio reading in video: la messinscena ideata da Wiseman prevede una sola attrice che recita, spesso con lo sguardo in macchina, passi delle lettere e dei diari di Sofia Tolstoj, con occasionali citazioni anche di parole ed esclamazioni dello scrittore.

Qui sta quello che per molti versi è il limite insuperabile di Un couple, che pure non è un film mancato: la sua messinscena, dopo i primi minuti del film, si fa assolutamente prevedibile e lineare e non basta cambiare leggermente il setting dello sfondo con cui Sofia Tolstoj/Nathalie Boutefau pronuncia il suo monologo per tenere alta l’attenzione degli spettatori. L’esperienza raccontata dal film non sembra stilisticamente assumere una sua dimensione cinematografica autonoma, ma è completamente vincolate alle parole scritte da Sofia e da Tolstoj. A differenza di altri lavori pure recenti ma monumentali di Wiseman, come Ex Libris – The New York Public Library, l’anti-trumpiano Monrovia, Indiana o City Hall, forse in Un couple si avverte di più il peso dell’età quasi centenaria sul documentarista. Anche se del tutto secondario rispetto al complesso della sua opera, Un couple rimane comunque una piccola e gradevole pièce cinematografica, un’elegia che – pur bypassando completamente una questione particolarmente contorta e delicata come la morte di Tolstoj, in fuga dalla moglie e dalla casa – lascia trasparire dall’interno tutte le difficoltà e le crisi di una coppia il cui polo maschile ha determinato in maniera irrimediabile l’evoluzione del romanzo europeo.

Titolo: Un couple
Regista: Frederick Wiseman
Sceneggiatura: Frederick Wiseman, Nathalie Boutefeu
Attori principali: Nathalie Boutefeu
Fotografia: John Davey
Montaggio: Frederick Wiseman
Produzione: Wat Films, Zipporah Films
Distribuzione: The Party Film Sales
Durata: 64’
Genere: documentario, biografico
Uscita: T.B.A.