Con un aumento delle presenze complessive del 3% rispetto allo scorso anno si è chiusa il 18 dicembre l’undicesima edizione del Sottodiciotto Film Festival a Torino.

Il programma della manifestazione si fa di anno in anno più variegato e raffinato così dopo le retrospettive dedicate a Michael Winterbottom e Mike Leigh negli anni precedenti, è la volta di Jean Pierre Jeunet, autore francese de Il favoloso mondo di Amelie che quest’anno ha presentato il nuovo L’esplosivo piano di Bazil.

Tra le anteprime il nuovo cartoon della Dreamworks Megamind, l’ottimo The Good Heart (dal regista cult islandese Dagur Kàri) e l’intenso J’ai oubliè de te dire ma anche Only, Metropia (presentato a Venezia nel 2009 ma mai distribuito in Italia) e Shahada.

Sono infine numerose le altre proiezioni: da quelle della retrospettiva su Bahman Ghobadi agli ormai classici compleanni cartooneschi (quest’anno Bugs Bunny, Tom & Jerry e Pluto), dai film incentrati su Frankenstein e Alice nel Paese delle Meraviglie all’omaggio a Davide Ferrario premiato con la Targa Città di Torino.

Il Sottodiciotto Film Festival sta crescendo con i suoi spettatori, lo dimostra la proposta variegata con al centro un cinema giovane e dinamico (e non solo un cinema per giovani) e la migliore organizzazione che quest’anno si è potuta permettere anche alcune dovute repliche dei film in anteprima, mantenendo comunque il gradito ingresso gratuito.

La manifestazione, il cui concorso Under 18 è riconosciuto a ragione come il più importante a livello nazionale, si è concentrata nell’anno di Torino Capitale Europea dei Giovani sul dialogo intergenerazionale e piccole perle come The Good Heart non faticheranno a farsi strada anche tra il grande pubblico.

36.000 presenze: un successo che, insieme a quello ancor maggiore dell’ultimo Torino Film Festival, porta sempre più la città della Mole al centro dell’Italia cinematografica.