John Gray porta sullo schermo quello che era uno dei probabili vincitori del concorso di Torino: White Irish Drinkers è la storia di due fratelli molto diversi cresciuti a Brooklyn, in una famigliola non esattamente felice.

Ragazzo buono e ragazzo cattivo che in realtà non lo è davvero, ovvero fratellino genio che deve uscire dal quartiere e fratellone fallito che non può viverne fuori, padre ubriacone e madre affettuosa: gli stereotipi ci sono tutti.

Il film del regista americano, anche creatore della serie Ghost Whisperer, non propone nulla di nuovo ma lo fa con partecipazione, la giusta dose di esperienza e quel tanto di retoricità che almeno per una volta non guasta.

Grazie all’aiuto di un cast in gran forma, tra cui spiccano i due “vecchi” Stephen Lang (il muscoloso e cattiverrimo colonnello Miles Quaritch in Avatar) e Karen Allen, di una colonna sonora notevole e di una storia di sicuro impatto, White Irish Drinkers colpisce subito nel profondo.

Il film del regista americano perde comunque qualche punto con il passare dei giorni, mostrando qualche falla di troppo per una regia abbastanza anonima ma soprattutto per una sorta di esibizione di potenza della sceneggiatura, che “obbliga” lo spettatore a versare più di una lacrima con scene in cui Gray calca davvero troppo la mano; ciò non toglie a White Irish Drinkers un giudizio più che buono.

VOTO: 7/8
Titolo originale: White Irish Drinkers
Regista: John Gray
Paese: USA
Durata: 109′
Attori principali: Karen Allen, Anthony Amorim, Zachary Booth, Daniel Carpenter, Jon Corry, Michael Drayer, Jonathan Dwyer, Vincent Ferro, Julia Giolzetti, Lizzy Grant
Genere: Drammatico