Una ventata rock rinfresca la capitale

Elio e le sue Storie Tese turbinano all’Ippodrono delle Capannelle e l’estate romana diventa frizzate.

Il gruppo Elio e le Storie Tese è ormai conosciuto ovunque, apprezzato da grandi e piccoli, sia per le ottime doti compositive, sia per l’umorismo tracinante del loro frontman Elio. Il concerto del Rock in Roma all’Ippodromo delle Capannelle non ha fatto altro che confermare, ancora una volta, l’amore dei fan verso una band sui generis che, pur rimanendo sempre uguale a se stessa, è capace di rinnovarsi – rimanendo al passo con l’attualità e le nuove vie della musica contemporanea.

Come da tradizione è un pezzo strumentale, una cover, ad aprire il concerto. Gli “Elii” ci tengono a sottolineare che la loro musica non è solamente rock demenziale, ma un vero e proprio progetto ormai trentennale, che ha radicalmente cambiato la musica italiana nel tempo. Inserti progressive, effettistica elettronica e le mosse dell’immancabile Mangoni riescono a portare in scena uno spettacolo variegato e ricco di sorprese. Dopo l’apertura si prosegue con Pagano, pezzo relativamente recente del repertorio ma in puro stile Eelst.

Per introdurre una delle novità degli ultimi tempi, ossia la voce femminile di Paola Folli, il gruppo si esibisce in alcuni dei brani tratti da Studentessi, come Plafone e Ignuti tra i nudisti che, nella loro versione originale sono interpretati, rispettivamente, da Antonella Ruggiero e da Giorgia.

Non mancano, ovviamente, i pezzi storici. Quelli che hanno segnato generazioni intere di ragazzi che, al grido di: «Forza Panino!», si sono avvicinati alla loro musica. Il paragone, sempre canzonatorio e satirico, di Elio con la musica moderna avviene con una serie di riferimenti alla band Modà (che si esibirà al Rock in Roma martedì 26 luglio) e al tormentone dell’anno scorso Pa Pa l’americano, rivisitato in tutte le salse possibili e inserito in molte delle loro canzoni.

Pubblico di fan, quindi, che si è infuocato con pezzi come Parco Sempione, Servi della gleba e Il Rock and roll, seguiti, come sempre, da una serie di divertentissimi monologhi di Elio, Faso o Rocco Tanica.

La grande sorpresa della serata, però, è il medley di cover in stile dance – eseguite a metà concerto, che riporta l’Ippodromo delle Capannelle agli anni 80 e costringe la platea ad alzarsi e a ballare. Infine, dopo queste esibizioni – con coreografie di Mangoni nella sua veste di jolly dai mille volti (e dai più di mille voti alle regionali milanesi) – ecco un piccolo estratto da Parla con me, il programma di Serena Dandini dove la band è ospite fisso con le divertenti parodie delle canzoni dell’estate passata, come la famosissima Waka Waka tramutata in Bunga Bunga (con ovvi riferimenti alla politica italiana).

Nonostante il fresco inaspettato e il timore della pioggia, il concerto di Elio e le Storie Tese si conclude nel migliore dei modi, tra le risate e l’entusiasmo di tutto il pubblico romano, riunito ancora una volta nel coro di Forza Panino!

Lo spettacolo è andato in scena:
Festival Rock in Roma 2011
Ippodromo delle Capannelle