A settembre la Casa del Cinema di Roma ospiterà la sesta edizione di Abstracta – Mostra Internazionale di Cinema Astratto, appuntamento ormai tradizionale con l’avanguardia che fa propri gli assunti dell’astrattismo pittorico e stravolge il concetto stesso di fare cinema.

Un “cinema che non racconta storie” è quanto di più distante da sé lo spettatore moderno possa concepire. Eppure l’esperienza del cinema astratto ha consegnato un’eredità che ancora vive e pulsa in molte creazioni grafiche e scelte registiche contemporanee.

Ne sono consapevoli gli organizzatori della mostra internazionale Abstracta, e in particolare Massimo Pistone, ideatore della rassegna, che quest’anno lascia la direzione a Valentina Domenici: se da un lato il cinema astratto si pone agli antipodi delle tendenze rumorose, spettacolari e contorte della produzione filmica contemporanea, dall’altro la sua “purezza” aiuta a rifiatare, a rompere con l’asfittico e sovraffollato panorama audiovisivo che oggi l’industria propone, a vantaggio di un approccio quasi primordiale, archetipico con il fare arte.

La sua natura di cinema “assoluto”, secondo la definizione che ne diede Rudolf Kurtz, consiste nell’essere sciolto, slegato dalle tradizionali convenzioni formali e in particolare dall’oggetto narrato. Superare il vincolo del racconto, mostrarsi come rappresentazione non figurativa, è la sfida che da sempre le avanguardie accolgono non certo per non dire nulla, ma per dire “altro”, dar voce all’invisibile e all’inaudibile e aprire un varco – estetico e simbolico – verso l’altrove che muove la ricerca umana. In questo senso Abstracta si pone come trait d’union con un’esperienza artistica fondamentale, e il seguito che riscontra ne conferma la validità ideale.

Non solo quanti producono opere filmiche – cento artisti selezionati, molti dei quali giovani ed esordienti, per la maggior parte stranieri, che saranno giudicati da una giuria internazionale – sono chiamati a “investire” la loro personale visione del mondo, ma anche e soprattutto lo spettatore che interviene alla rassegna: l’obiettivo principale di Abstracta, infatti, è scardinare il pregiudizio che colloca l’avanguardia astrattista in una nicchia elitaria, inaccessibile e criptica, per riconoscerle finalmente il suo potenziale universalmente comprensibile. Ciascuno può fornire una interpretazione ermeneutica egualmente valida di una forma: esercitare – ed esprimere – il proprio pensiero critico è un diritto, anzi una naturale attitudine razionale, ormai compressa e talvolta resa inagibile fino a dimenticarne l’esistenza. In questa prospettiva, il Festival si pone come operazione ideologica, più ancora che estetica, affermando – in questo momento storico più che mai – la sua necessità.

Il festival andrà in scena:
Casa del Cinema
largo Marcello Mastroianni, 1 – Roma (Villa Borghese)
da mercoledì 14 a venerdì 16 settembre

Abstracta – Mostra Internazionale di Cinema Astratto
a cura di Massimo Pistone, Valentina Domenici, Giorgio Ginori

Appuntamenti pre-festival:
Presentazione di Abstracta
Isola del Cinema di Roma
Isola Tiberina
sabato 2 luglio, ore 21.30

Proiezione di film astratti
Isola del Cinema di Roma – Tiberscreen
Isola Tiberina
giovedì 28 luglio e venerdì 26 agosto, ore 21.30