Il connubio sperimentale, ma ben riuscito, fra un’artista del cinema e un maestro della musica.

Dopo le proiezioni di La plante humaine e The tecnhology of tears, continua, al circolo culturale La riunione di condominio di San Lorenzo in Roma, la serie di manifestazioni dedicate all’artista e film maker canadese Pierre Hébert, che ha avuto inoltre l’occasione di esibirsi in una performance live col compositore Massimo Ceccarelli il 21 maggio scorso.

Oltre ad aver diretto lo studio di animazione del National Film Board di Toronto, Hébert – fortemente influenzato dalle tecniche espressive di grandi nomi dell’animazione come Norman Mclaren e Len Lye – ha realizzato più di trenta film e ricevuto numerosi premi. Fin dagli anni sessanta, ha sperimentato un nuovo tipo di tecnica che prevede l’incisione d’immagini direttamente su 16 o 35 mm trattati in nero; da oltre quindici anni, poi, s’impegna in un nuovo tipo di performance, in cui animazioni dal vivo incise direttamente sul loop di un film sono accompagnate, durante la proiezione, da musica estemporanea.

La serata di San Lorenzo è stata suddivisa in due parti.

La prima ha visto la proiezione di The statue of Giordano Bruno e Praha-Florenc, due corti che, pur risalendo rispettivamente al 2005 e al 2010, afferiscono allo stesso progetto visivo – Monuments and Space – il cui obiettivo è quello di approfondire il rapporto spaziale tra le città e i loro monumenti.

In The Statue of Giordano Bruno, nato dopo una visita a Campo dei Fiori a Roma, l’immagine della statua del filosofo non è che il pretesto per distorcere lo spazio, tramite tremolanti macchie di colore dipinte direttamente sulla pellicola filmica. Con l’ausilio di un apparato musicale ritmicamente sequenziale e ripetitivo – dove un ronzio di mosche anticipa lo spettacolo successivo – viene rievocato un passato fantomatico con il rogo della statua di Bruno, hic et nunc, che sembra però non sconvolgere l’imperturbabile corso della vita quotidiana.

In Praha-Florenc, accade invece il contrario: l’altorilievo in pietra del terminal Florenc di Praga è infatti trasformato in una sorta di fondale, che viene invaso dalla quotidianità di turisti e cittadini – facendoli via via scomparire – formando un “ponte” tra piazza e scultura che unisce e al contempo separa queste due realtà

La seconda parte della serata ha visto l’entrata in scena di Massimo Ceccarelli, primo contrabbassista nell’orchestra regionale di Roma e Lazio, solista del Parco della Musica di Roma Ensemble, nonché appassionato di musica sperimentale.

Lo show in coppia è iniziato con 49 flies, performance d’animazione basata sulla registrazione del ronzio di mosche imprigionate tra i due vetri di una finestra.

Il ronzio è inserito in una trama sonora con cui Ceccarelli interagisce grazie a due bassi elettrici e un contrabbasso. Su questo intreccio è montata a sua volta una trama visiva che inizia con una divertente rappresentazione figurativa delle mosche in movimento, per poi volgere a uno stile più drammatico e opprimente con l’aggiunta delle immagini di una casa in rovina, di una fabbrica abbandonata e di una bambola. Alla fine, l’intensa trama sonora si dissolve nel ticchettio della pioggia.

Come dichiarato dallo stesso Hébert, 49 flies è nato in modo del tutto casuale; infatti, l’idea del ronzio gli fu proposta dall’amico Claude Beaugrand, rinomato ingegnere del suono di Montreal.

Il tutto si è concluso con una live improvisation di 35 minuti, in cui i due protagonisti hanno saputo offrire uno spettacolo di altissimo livello. Sulle note del basso di Ceccarelli, Hébert ha composto fantasie di colore e immagini astratte vivificate sullo schermo, completando quella sintesi perfetta di sound and vision che aveva preso vita a inizio serata.

L’esibizione è andata in scena:
Circolo culturale “La Riunione di Condominio”
Via dei Luceri 13, Roma, sabato 21 maggio alle 21:00

Autori: Pierre Hébert, Massimo Ceccarelli
Curatore: Complus Events e Dal Suono Sommerso
Genere: Live Multimedia Cinema

Cortometraggi

The statue of Giordano Bruno
Durata: 12’10”
Immagine animazione: Pierre Hébert
Musica: Bob Ostertag

Praha-Florenc,
Durata: 10’
Immagine e animazione: Pierre Hébert Musica: Stefan Smulovitz