Checco Zalone nella lista dei proscritti?

Dopo Zelig e Striscia la Notizia sarebbe il minimo. Il pugliese Luca Medici (Puglia, terra “di burrate, taralli e ragazze che viaggiano anche loro in aereo così arrivano fresche”) si è permesso, in prima serata (17.26% di share e 3.357.000 spettatori), e qualcuno direbbe dagli spalti di casa sua (Canale 5), di mettere in rima la piccante e stranota vicenda sessuale, che vede coinvolti il premier, insieme alla escort e candidata nelle liste civiche di centrodestra Patrizia D’addario, e il giovane Giampaolo Tarantini, procacciatore di donne e divertimenti vari ed eventuali.

Quello che colpisce non è tanto il fatto che Zalone, da bravo (eccellente oseremmo dire) comico, decida e riesca a cavalcare con scioltezza una situazione di per se’ carica di spunti comici(ssimi), disseminando rimandi che si fanno quasi necessari, vista la natura lieve della trasmissione (alla valletta più formosa dice: “La soubrette prende di più delle altre, 500 euro o mille se si ferma”).

Orsu’, e’ il minimo!
Quello che colpisce e’ che all’indomani di un evento che non dovrebbe nemmeno essere tale (un comico sbeffeggia un premier di cui si sono scoperte frequentazioni ambigue e dettagli promiscui: cosa c’è di più normale?) gran parte dell’informazione nazionale sente il dovere di riportare la notizia come fosse accaduto effettivamente qualcosa di notevole.

E’ una notizia l’esibizione di Zalone? Di questi tempi, ahime’, par proprio di  si.

Qualcosa che forse non poteva accadere, o qualcosa che, in quanto accade, dimostra un teorema (la libertà in Italia è salva, come se il doverlo dimostrare non fosse comunque abbastanza preoccupante), o qualcosa che porterà a delle conseguenze.

Insomma, da qualunque parte si guardi la vicenda, non si può non notare che siamo al punto in cui un Checco Zalone qualsiasi che fa il suo mestiere (il comico) diventa simbolo, rimando esplicito e “prova provata” di qualcosa.
Basti pensare al titolo (tra l’ironico e il disperato) de L’Espresso: “Checco Zalone leader dell’opposizione”. Come a dire, basta parlare di certi episodi per essere “contro”, o per lo meno da qualche parte. E mentre a sinistra lo adorano come la faccia simpatica di Santoro, e a destra lo esibiscono come vessillo di libertà, non ci resta che guardarci e riguardarci il “miglior cantautore degli ultimi 150 anni”, già record di visite su Youtube.