Una vacanza che non vi scorderete tanto facilmente

Già dai titoli di testa, The White Lotus sa perfettamente come presentarsi allo spettatore: intrigante, visivamente d’impatto, con atmosfere alla Wes Anderson e, soprattutto, la promessa che dietro le apparenze si celi molto, ma molto di più.

Forse sono solo i serpenti presenti tra le piante della carta da parati, il fogliame e i frutti che pian piano marciscono o i pesci intrappolati tra le alghe e la flora marina; forse è quella melodia che accompagna le immagini, tanto veloce nell’entrare in testa quanto nel far salire un brivido lungo la schiena, con l’aria infausta che sembra evocare; ma fin dal principio è chiaro che ciò che vedremo sullo schermo non lascerà affatto con un sorriso stampato sulle labbra.

Ma non è questo l’obiettivo di Mike White, creatore, produttore, sceneggiatore e regista della miniserie HBO in sei episodi che ha debutto il 30 agosto alle 21.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW.

Come può esserlo, d’altronde, quando lo spettacolo che viene presentato è così reale, così vicino a noi, e rappresenta con inquietante accuratezza molti degli aspetti più grotteschi dell’essere umano del 21esimo secolo? Quando a scontrarsi sono il white privilege, i pregiudizi, le discriminazioni (non solo di genere, razziali o sessuali), e quando quasi ogni personaggio riesce al contempo a sembrare una persona orribile e a suscitare comunque (anche più) un filo di empatia nello spettatore? Oppure, quando, pur non essendo ricco sfondato come la maggior parte dei protagonisti dello show – che si apprestano a trascorrere una «tranquilla e disintossicante», ma anche «entusiasmante» vacanza al resort hawaiano che dà il titolo alla serie – viene da chiedersi se in fondo non siamo tutti così pieni di contraddizioni?

Lotus 1

The White Lotus è una satira sociale, culturale e politica del nostro mondo, carica di black humor e battute memorabili (per esempio, le parole del manager del resort, Armond, nel primo episodio), che fa perno su una sagace sceneggiatura, su mirate scelte fotografiche e registiche e su solide performance da parte di un cast che trova in Connie Britton, Jennifer Coolidge, Alexandra Daddario, Murray Bartlett e Natasha Rotwell le sue “manifestazioni” più degne di nota.

Sarà forse la superimprenditrice self-made woman Nicole Mossbacher (Britton) ad attirare la vostra attenzione, o il marito sempre in ombra, Mark (Steve Zahn)? La stramba e tremendamente sola Tanya McQuoid (Coolidge)? La coppia di neo-sposini formata dall’arrogante e straricco Shane (Jake Lacy) e dalla ingenua giornalista freelance Rachel (Daddario)? Saranno forse gli adolescenti del gruppo, i giovani Mossbacher Nicole (Sidney Sweeney) e Quinn (Fred Hechinger) e l’amica di Nic, Paula (Brittany O’Grady), a suscitare le vostre simpatie con tutti i loro battibecchi e discorsi su ciò che è giusto e sbagliato? O magari i lavoratori del White Lotus perennemente sotto stress, il manager Armond (Bartlett) e la direttrice della Spa Belinda (Rotwell), a farvi tifare per loro?

Lotus 2

The White Lotus impiega effettivamente un paio di episodi per ingranare davvero, nonostante la scena d’apertura sia sufficiente a stimolare la curiosità del pubblico e a convincerlo a intraprendere assieme ai protagonisti un folle viaggio che affonda le proprie radici nelle vite più o meno mondane di questa schiera di personaggi. Tuttavia, basterà pazientare un minimo per venire infine ripagati.

Con un racconto che esplora a fondo gioie e dolori e degli ospiti e del personale dell’albergo con cui gli questi si interfacciano, la serie di Mike White fa degli estremi e anche delle varie sfumature che vi intercorrono i propri elementi caratteristici, mostrandoci che non c’è solo il bene o solo il male. E che a volte è più difficile del previsto distinguere tra i due. E chissà che sorprese ci riserverà la già ufficializzata seconda stagione

Titolo Originale: The White Lotus
Durata: 6 episodi
Da un’idea di: Mik White
Regia: Mike White
Sceneggiatura: Mike White
Fotografia: Ben Kutchins
Montaggio: Heather Persons, John M. Valerio
Scenografia: Laura Fox
Musiche: Cristobal Tapia de Veer
Costumi: Alex Boivard
Prodotto da: Mike White, David Bernard, Nick Hall, Mark Kamine, Timothy Stormer
Distribuzione: GBO (USA), Sky e NOW (Italia)
Cast Principale: Connie Britton, Jennifer Coolidge, Alexandra Daddario, Murray Bartlett, Jake Lacy, Brittany O’Grady, Fred Hechinger, Steve Zahn, Natasha Rotwell, Sydney Sweeney