Viaggi alla ricerca di ragioni grandi e significative

Il Torino Film Festival non sbaglia neanche questa volta portando in scena due giovani proposte alla ricerca di un qualche perché.

Un road trip per il sud degli Stati Uniti d’America conduce il 26enne Craig alla ricerca delle cose più grandi del mondo. Se a prima vista quello descritto da Bryan Reisberg sembra un viaggio spensierato di un giovane che cerca l’ultimo momento di fuga prima di un trasferimento a San Francisco con la donna della sua vita, con il macinare dei chilometri, lo spettatore viene finemente calato nel flusso di una narrazione altra e più profonda. La storia di Craig, infatti, è quella di molti giovani della sua età che stanno diventando grandi, ma non riescono a cogliere il vero senso dell’esserlo. Allora Reisberg ha deciso di ricorrere alla concretizzazione di tale idea, spingendo il protagonista del suo film alla ricerca delle cose più grandi esistenti nella convinzione che, oggettivandole in qualcosa di fisico, ne possa cogliere il vero significato. Con l’allungarsi della rotta si fanno più grandi e più forti anche le conoscenze che Craig ha del mondo. Lungo il percorso, infatti, impara a conoscere le varie sfaccettature che l’animo umano può assumere: dalla solitudine, alla malinconia, alla semplicità, alla gioia. Eppure lui, sembra non riconoscersi e non ritrovarsi mai in nessuna di queste. Una fotografia di un’America verdeggiante e solare curata da Luca Del Puppo accompagna il protagonista per tutto il viaggio: non un viaggio di ricerca spirituale, ma una presa di coscienza e di consapevolezza del mondo di un giovane che cerca il motivo per diventare grande.

Motivi analoghi a quelli di Reisberg hanno spinto il regista ungherese Gábor Reisz a raccontarci una commedia dall’umorismo amaro, in cui il protagonista è un giovane trentenne appena laureato in Storia del cinema, senza lavoro e scaricato dalla donna della sua vita. La ricerca che porta avanti il protagonista Áron Ferenczik, qui interpretato da Áron Szentesi, è un viaggio all’interno di tutte quelle ragioni inspiegabili che possono averlo portato alla sua condizione attuale. Misera e senza speranza alcuna di miglioramento. Sullo sfondo di un’Ungheria proletaria, fatta di apparenze, perbenismo e nepotismo, Áron intraprende la strada per una rivoluzione, tesa al raggiungimento di una nuova indipendenza persona, scegliendo di rifiutare quel colletto bianco che la società gli impone e partendo inspiegabilmente per il Portogallo. Sebbene Lisbona non rappresenti per lui la meta per il raggiungimento della felicità, la città gli rivela, quali sono i propri confini fisici e più spirituali, facendogli prendere coscienza di quali sono i suoi limiti, le sue grandezze e quali sono le sue aspettative che ha verso la sua vita. Una commedia leggera, intrisa di fantasia e di originalità, che racconta in modo divertente e non banale il disagio della nuova generazione, caratteristiche grazie alle quali il film ha ottenuto diversi riconoscimenti: la giuria ha assegnato il Premio Speciale accompagnato anche dal Premio del Pubblico e dal premio Scuola Holden, giudicato da una giuria composta dagli allievi del Corso di scrittura per la miglior sceneggiatura.

Titolo originale: Big Significant Things
Regia: Bryan Reisberg
Sceneggiatura: Bryan Reisberg
Fotografia: Luca Del Puppo
Montaggio: Dean Marcial
Scenografia: Shawn Bronson
Costumi: Virginia Schrieber
Musica: Mark Orton
Sonoro: The Lodge
Interpreti: Harry Lloyd, Krista Kosonen, Sylvia Grace Crim, James Ricker II, Peter Cameron, Elisabeth Gray, William Foreman, Samuel Foreman, Kaitlynn Alford, Bess Baria, Glenn Hollis Produttori Andrew D. Corkin, Daniel-Konrad Cooper
Produzione: Uncorked Productions, Heretic Films
Coproduttore: Alejandro De Leon
Nazione: USA
Anno: 2014
Durata: 86′

Titolo originale: For Some Inexplicable Reasons
Regia: Gabor Reisz
Sceneggiatura: Gabor Reisz
Fotografia: Gabor Reisz
Montaggio: Zsófia Tálas
Scenografia: Péter Klimó
Costumi: Júlia Szlávik
Musica: Lóci Csorba, Gábor Reisz
Sonoro: Péter Benjámin Lukács
Interpreti: Áron Ferenczik, Katalin Takács , Zsolt Kovács , Zalán Makranczi, Erika Kapronczai, Miklós Horváth, Bálint Gyoriványi , Roland Lukács, Tamás Owczarek, Kata Bach, Juli Jakab, Judit Tarr
Produttori: Júlia Berkes, Miklós Bosnyák
Produzione: Proton Cinema
Coproduttore: Viktória Petrányi
Nazione: Ungheria
Anno: 2014
Durata: 96′