Cate Blanchett protagonista di 13 personaggi diversi

Dal 23 al 25 ottobre il documentario di Julian Rosefeldt con protagonista l’attrice Cate Blanchhett inaugurerà la serie di documentari distribuiti al cinema da I Wonder Pictures.

Il Manifesto del Partito Comunista raccontato da un homeless, i motti dadaisti recitati da una vedova a un funerale, il Dogma 95 descritto da una maestra ai suoi alunni, e così via. 13 personaggi diversi: ogni personaggio uno scenario, ogni scenario un movimento artistico celebrato attraverso intensi monologhi. È la sfida a cui si sottopone il premio Oscar® Cate Blanchett in questo spettacolare omaggio alla tradizione dei manifesti letterari che ha conquistato il Sundance. L’artista e regista Julian Rosefeldt riprende e ri-contestualizza le parole immortali di artisti e pensatori e attraverso quelle parole rilegge il mondo contemporaneo, raccontandoci così ciò che è cambiato e ciò che non cambierà mai.

Presentato alla stampa durante la presentazione di I Wonder Stories, nuovo appuntamento mensile che permetterà di vedere su grande schermo una serie di documentari straordinari, Manifesto più che un film è un’opera d’arte vera e propria, essendo stato concepito come installazione video artistica di ben 130 minuti, ed essendo altresì stato esposto in alcuni dei più importanti musei d’arte moderna in tutto il mondo.

Un’opera maestosa che è stata ridotta a 90 minuti per la distribuzione in sala. L’installazione all’origine consiste in 13 schermi, ognuno dei quali proietta una clip di 10 minuti di Cate Blanchett calata in un personaggio diverso. Trasformato in film, Manifesto presenta queste corti in maniera riassuntiva, escludendo circa mezz’ora dall’esperienza complessiva. Limitando anche la percezione globale dell’intento.

La concezione centrale del progetto, che gli conferisce un certo peso intellettuale, è l’apparente dissonanza tra i personaggi e i loro mondi, le loro vite da un lato e gli estratti sull’arte espressi in dialogo che gli si sovrappongono dall’altro.

La relazione tra ogni personaggio e i testi non è assolutamente evidente e potrebbe anche essere completamente assente.

Un soliloquio delirante, non privo di ironia, che analizza e invita l’arte a rispondere e reagire alle provocazioni e alle domande.

Poiché le fonti dei manifesti non vengono dichiarate fino ai titoli di coda, gli spettatori sono semplicemente invitati a entrare e uscire dai diversi testi, fluttuando da un personaggio all’altro, cogliendo la forza del messaggio grazie all’interpretazione della Blanchett.

Dopo un iniziale senso di estraniamento, con il procedere del film i temi ricorrenti e le idee esposte iniziano a emergere e diventare più comprensibili.

I monologhi sono stati scritti con stralci tratti da numerosi manifesti d’artista, quindi forse il film potrà risultare più comprensibile e godibile a chi possiede nozioni d’arte, ma risultare ovviamente piacevole e godibile anche a chi non ne possiede.

Incredibilmente, Manifesto è stato girato in soli 12 giorni, interamente a Berlino e in zone limitrofe.

Protagonista assoluta della pellicola è la straordinaria Cate Blanchett, che ancora una volta dimostra quanto sia brava nel trasformarsi e calarsi in profondità in ogni suo personaggio.

Una delle grandi sfide che l’attrice ha dovuto affrontare è la grande quantità di testo da recitare, con accenti sempre diversi per ogni personaggio. Ma il grande lavoro fatto la trasfigura completamente nei manifesti che lei proclama.

Titolo originale: Manifesto
Regia: Julian Rosefeldt
Sceneggiatura: Julian Rosefeldt
Cast: Cate Blanchett
Distribuzione: I wonder Pictures
Origine: Australia, Germania
Anno: 2015
Durata:93′
Genere: Drammatico
Data: 23 Ottobre 2017