Cosa realmente deluda la Signora di Mediaset non e’ a prima vista chiaro, perche’ l’ipotesi che la De Filippi sia furente per il “crollo dello spessore” della Fabbrica dei Tronisti, a fronte di un’impennata negli ascolti, farebbe pensare ad un’autenticita’ nella ricerca di contenuti e storie d’amore, che fa abbozzare un sorriso e ci solleva il sopracciglio a mo’ di Vulcaniano.

Ma scusate, in una stagione in cui praticamente vince solo lei a tutte le ore del giorno e della notte, com’e’ possibile che Maria diventi livida al pensiero di tre troni disertati (i protagonisti hanno abdicato anzitempo) e nessun love affair decollato?

Andiamo con ordine.

Quest’anno la trasmissione piu’ vista della fascia pomeridiana (complice una contro programmazione da brivido) ha visto fuggire tutti quelli che vi hanno partecipato e ha deluso perfino sotto il profilo degli opinionisti ( la politically correct Erminia Castriota e’ riuscita nell’impensabile missione di far rimpiangere Karina Cascella).

Le due troniste Natalia e Francesca sono fuggite via a meta’ stagione (Francesca ha perfino lasciato il suolo italico) lasciando dietro di loro poco interesse e un discreto coefficiente di piattume.

Christian Galella (iniziale punta di diamante della scuderia 2008) ha abbandonato il programma a seguito della messinscena di uno psicodramma veramente ardito, che ha, se possibile, insultato il quoziente intellettivo dello spettatore medio, sfidandolo a credere veramente a tutto.
Il nuovo pupillo dell’agente Lele Mora ha detto addio al trono giusto in tempo per non far scattare le penali dei locali che avevano pagato per averlo (una nuova regola della trasmissione  prevede che i tronisti non facciano serate).

Lo sapevano tutti, ma lui ha comunque “tentato” una teatrale via di fuga che ha sottolineato (anche agli occhi dei difensori piu’ strenui della bonta’ della trasmissione) l’elevato tasso di “taroccamento”.

I nuovi arrivi non sembrano convincere piu’ di tanto e suonano “prevedibili scelte di mercato”: Elga Enardu, gemellina della rimpianta Serena, messa li’ nella speranza di far rivivere i fasti e le glorie del trono della sorella, affiancata da tale Claudia Piumetto, ex fiamma di Giovanni Conversano, ovvero il cognato della Enardu.

Il trono blu accoglie a braccia aperte un rinnovato Carmine Fummo, passata “scelta” di Paola Frizziero ed ex “rivale in amore” del Galella.

Insomma, ci si prova, ma quest’anno qualcosa non gira, e d e’ palpabile (piu’ del solito) quanto i protagonisti bazzichino lo studio di Cinecitta’ mascherando con sempre meno accortezza l’assoluto disinteresse per la causa (trovare l’amore) e gia’ si vedano proiettati verso altri  lidi (leggasi reality: La Talpa, L’Isola…), e considerino la sosta sul trono una tappa obbligata per decollare nell’universo della thrash Tv che ormai rappresenta la quasi totalita’ della tv stessa, che ricicla le sue mini creazioni in un processo low cost e senza fine.

Ma Maria ha l’occhio lungo, fiuta il vento e alza bandiera bianca.

La trasmissione sta tirando le cuoia, non tanto perche’ i sentimenti proposti siano meno sinceri di prima, quanto per l’evidente e irreversibile processo di “disvelamento” attuatosi, e non piu’ ulteriormente mascherabile.

Si gioca a carte troppo scoperte, e benche’ il pubblico non dia forfait nell’immediato e’ meglio chiudere i battenti prima che si precipiti a farlo.

Chissa’ poi se a far arrabbiare Maria (che i ben informati dicono imbestialita per le sorti della trasmissione) non abbia contribuito una dichiarazione dello stesso Lele Mora, che su di un importante settimanale ha avvertito che in estate, la De Filippi in persona, avrebbe alzato la cornetta per contattare la sua agenzia, chiedendo al Mora di “mettersi al lavoro per la nuova stagione di Uomini e Donne.”

Con questa affermazione l’agente avrebbe quindi contraddetto seccamente Maria, che negli anni ha piu’ volte giurato e spergiurato di non essere in “combutta” con nessuna agenzia, e che mai aveva avuto contatti proprio con Lele Mora.

Un po’ troppe le magagne svelate, insostenibili anche per i piu’ ingenui.