Dal 6 al 27 ottobre va in scena la XXIII edizione di MilanOltre. Proposte italiane e internazionali in tre diverse location, tra le quali un inedito Museo della Scienza e della Tecnologia.

Con l’autunno tornano alcuni appuntamenti ormai consolidati nel panorama teatrale milanese, come Milanoltre, che propone una serie di performance di danza e attorali di sicuro interesse.

Quest’anno sarà la Compagnia Caterina & Carlotta Spagna a inaugurare la manifestazione al teatro dell’Elfo con P.O.M.P.E.I. 2° scavo – Presque oubliées mais peut-être immortelles, uno spettacolo che mette a confronto due mezzi espressivi, la coreografia dal vivo sulle tavole del palcoscenico con le immagini in video.

Un dialogo in bilico tra gestualità e parola per riflettere proprio sui significati delle forme.

A seguire, dal 9 ottobre, sempre all’Elfo, andranno in scena Villanelle, coreografia e interpretazione di José Navas su musiche di Antonio Vivaldi, e “S”, di cui Navas, venezuelano di nascita ma da anni residente in Québec, firma ancora le coreografie, interpretate con rigore da otto danzatori della compagnia canadese Flak.

Il 10 è la volta di cambiare scenario. I riflettori si accendono sul Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci per una versione in esclusiva di Susurrus del drammaturgo scozzese David Leddy, vincitore di diversi premi tra i quali lo Scotsman Fringe First 2009. Ferdinando Bruni, Cristina Crippa, Elio De Capitani e Ida Marinelli daranno voce a una storia con musiche, che gli spettatori milanesi ascolteranno in cuffia passeggiando per i corridoi e le sale del museo.

Un mix di piaceri per la vista, l’udito e l’immaginazione e una maniera diversa di fruire della magia teatrale.

Il 13, invece, si torna all’Elfo per 100 wounded tears, uno spettacolo firmato da una tra le compagnie più interessanti dell’Est europeo, i cèchi DOT504, che propone sette personaggi non in cerca di autore bensì dei sogni perduti, tra immagini oniriche e le canzoni surrealiste e scabre di Michal Kascák; mentre il 15 sarà la volta di un’altra creazione dei DOT504, ossia Holdin’ fast, su coreografie dello slovacco Jozef Frucek e di Linda Kapetanea, ex danzatrice greca della compagnia Ultima Vez di Wim Vandekeybu.

Ancora una volta è la dimensione del dialogo e dello scambio culturale che diventa protagonista della scena teatrale milanese.

Nuovo spettacolo e cambio di location: il Teatro i, il 17 ottobre, presenta in prima assoluta Nothing, regia e coreografia di Luca Veggetti e un apparato drammaturgico firmato da Luca Scarlini.

Nel tourbillon di forme, linguaggi e mezzi espressivi che presenta quest’anno Milanoltre, si inserisce bene questo spettacolo che affronta il tema della guerra d’identità, traendo spunto da Persona, di Ingmar Bergman, e La più forte di August Strindberg. L’interprete è Olivia Ancona, giovanissima danzatrice statunitense che ha frequentato la Julliard di New York.

E per finire due appuntamenti all’insegna del dialogo, tra culture e scelte individuali. Il 18 ottobre andrà in scena all’Elfo A study of sudden birds, coreografia basata sul brano Sudden Birds dell’israeliana Yasmeen Godder, eseguita dagli studenti dell’ultimo anno dell’Atelier di Teatrodanza Paolo Grassi; mentre il 22, 23 e 27 ottobre sarà la volta di Angels in America Parte II – Perestroika, l’attesa seconda parte del dittico firmato dal drammaturgo statunitense Tony Kushner.

Appuntamenti molto diversi, quindi, che promettono di inaugurare una stagione teatrale interessante. Spunti per vivere la città e il proprio tempo libero in maniera meno convenzionale. Idee da pensare, sensazioni da riscoprire.