Due lungometraggi di diversa natura tra loro in quest’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma: uno storico docu-film di Francesco Patierno e un film animazione che lascerà senza fiato. 

Dal regista de Cose dell’altro mondo e La gente che sta bene, Naples 44 è il lungometraggio che Francesco Patierno ha deciso di presentare all’undicesima Festa del Cinema di Roma. La vicenda narra il ritorno a Napoli dello scrittore Norman Lewis al giorno d’oggi dopo aver vissuto le atroci esperienza della Seconda Guerra Mondiale nel 1943, quando arrivò nel capoluogo campano con la Quinta Armata Americana. Il film non è altro che la storia che Lewis vide in quei giorni e scrisse nel suo diario, storia di luoghi distrutti, storia di gente privata di ogni bene, ma con una gran voglia di rivalsa e di combattere. Tuttavia, Naples 44 non è soltanto questo: come spesso accade infatti nei film di Patierno, l’elemento critico e di denuncia è immancabile e anche stavolta il regista non s’è risparmiato. Ciò che viene meramente denunciata è l’ignobile guerra, punto di partenza per poi denunciare anche l’attuale società, attraverso sequenze che non sempre riuscite. La voce narrante originale del film è di Benedict Cumberbatch, mentre quella italiana è di Adriano Giannini. Ciò nonostante, se non fosse per qualche trovata proprio della voce narrante, il lungometraggio, tirando le somme, non sempre riesce a far arrivare quel messaggio che ci aspettavamo arrivasse. Scolastico e adatto esclusivamente a cinefili appassionati di storia, Naples 44 è, in conclusione, considerata anche la qualità cinematografica di quest’anno,  uno dei film della Festa dal quale ci saremmo aspettati molto di più.

Di tutt’altro genere, invece, è un film animazione del regista Michael Dudok De Wit, La tortue rouge, film animazione che, come spesso accade, si rivolge sia agli adulti che ai più piccini, ma di così grande empatia da emozionarli, come accade raramente, entrambi. Un naufrago si ritrova su un’isola deserta e, intenzionato a fuggire, costruisce per tre volte una zattera che viene ogni volta distrutta da un qualcosa di incredibilmente grande nascosto negli abissi marini. L’uomo scoprirà trattarsi di un’enorme tartaruga marina e un giorno, scorgendo la tartaruga sulla riva, deciderà di rovesciarla e di farla morire quando dal guscio vedrà uscire una bellissima donna… La tortue rouge è un’opera priva di dialoghi, il tutto è dominato da sospiri, suoni e da una meravigliosa colonna sonora che riesce a far vibrare le corde dell’anima come pochissimi film, animazione e non, ci riescono. E’ un film che va oltre il genere, è l’animazione dell’umanesimo: il protagonista prima di un naufrago viene descritto come un uomo con tutte le paure che questo comporta. Sembra quasi che il film ci voglia dire che non è difficile essere naufraghi, ma essere uomini. Le inquadrature che sembrano dipinti, il rapporto con la natura, la bellezza, l’amore: tutto riporta alla poesia della vita e al mestiere che è al tempo stesso il più difficile e il più bello del mondo: vivere. Imperdibile.

Titolo originale: Naples 44
Regia: Francesco Patierno
Voci: Benedict Cumberbatch, Adriano Giannini
Paese:Italia
Anno: 2016
Durata: 80′

Titolo originale: La tortue rouge
Regia: Michael Dudok De Wit
Paese: Francia, Giappone, Belgio
Anno: 2016
Durata: 80′