Un autobus.
Un autobus a due piani in cui vivono e convivono 11 attori sopravvissuti a tante esperienze ed un lungo viaggio.
Per l’appunto il viaggio è il tema portante della serie di rocambolesche azioni e storie che il Teatro dei Sassi ed il Teatro delle Gru raccontano in giro per l’Italia.
Viaggi da Fermo-Viaggia alla volta delle città del mondo senza spostarsi di un millimetro.
25 spettatori per il teatro “spostabile”realizzato al piano superiore di questo nero autobus.
4 serate , 4 spettacoli, 3 città da visitare ed una ultima Fermata Libera in cui chiunque può raccontare qualcosa della propria città.

Io sono stata a Lourdes.
Sono salita sull’autobus sul quale trionfavano due croci rosse.
All’interno ho incontrato Nina, distesa in camicia da notte nel suo triste giaciglio da notte.
Poi è salita una madre con il laccio della scarpa sinistra di raso rosso, rosso sangue e lungo fino a salirle sulle spalle e legarle i capelli.
Lungo fino a riscenderle sui fianchi e stringere un paio di vecchie scarpe.
Ancora un terzo viaggiatore con noi un, uomo e la sua valigia.
E qui i movimenti sono diventati ritmici e spaventosi e Nina ha iniziato a volare.
Una marionetta, una Morte è scappata via dal cappotto di mamma e mi ha applaudito i pensieri.
Cosi la storia è iniziata, una storia strazziante fatta di ventri pieni e pronti a piangere.

-Mastica e sputa-

Lana con il suo odore forte è stata imbevuta di saliva e lasciati scivolare sul pube della piccola Nina.
Amanti e mani si sono inseguiti davanti alle mie lacrime.
Si lo ammetto ho pianto come sempre dinanzi a tanta bellezza, tanta voglia di scendere dal mio ruolo di pubblico e scomparire in una botola come l’uomo con la valigia, per risorgerne con una corona di rose.
Acqua, tanta scendeva lungo il corpo della donna dai capelli rossi, cosi quando l’ho vista alzarsi, delle gocce le hanno rigato le calze ridisegnandole le forme.
Intanto una bambola si è lasciata ammirare al centro dello spazio, al centro del viaggio per Lourdes.
Una storia di amore e violenza, di padri e madri, di bimbe vittime e figlie morte, in viaggio verso quella illusione a pagamento che è una croce lontana che si accende e si spegne e che ci lascia chiedendoci quale sarà la mano che illumina le stelle.

-Mastica e sputa-

E quando il corpo dell’uomo denudato è rimasto in terra punito Nina lo ha trascinato per le scale, lo ha fatto scendere dall’autobus per Lourdes con forza.
La piccola ha tenuto su di lei tutto il peso di quel corpo maschio e sudato.
Nessuno degli spettatori ha avuto il coraggio di scendere con loro per qualche minuto.
Poi superate pozzanghere e lana bianca tutti si ci è riversati all’esterno.
Alla piazza di arrivo in cui è successo.
Con un porta pacchi il corpo è stato sollevato e scaricato davanti alla piccola Madonna bianca che brillava dinanzi agli occhi.
Gli occhi non più di un pubblico ma di una città sorpresa.

Queste sono le immagini che mi sono state regalate dal Grubus Theatre.
Grazie.
La quarta sera dei Viaggi da Fermo era una fermata libera , dedicata ad artisti o chiunque si diverta a chiamarsi cosi.
Ed è stata una serata divertentissima!!
Tra canzoni della tradizione napoletana suonate con il mandolino ed il “Capitano”o “O’Capitan” artista di strada grande amico di Massimo Lanzetta, il direttore artistico del GrubusTheatre, si sono seguite scenette ed applausi.
Finendo tra le risate e la riflessione con la lettura di Pierpaolo Palma e Maurizio Tomaciello del testo:”Pippe”, scritto da Giovanni Virgineo.
Un testo crudo ed incredibile.
Cosi la compagnia è diventata spettatrice in una nuova città.
Accolti qui a Benevento ed applauditi come sempre.
Se dovesse capitarvi di vedere un grande autobus nero a due piani parcheggiato in una piazza della vostra città aspettate, attendete e potrete iniziare il vostro personale viaggio restando fermi.