La fase post Avengers: Age of Ultron, tanto atteso quanto deludente sequel del gran film che fu The Avengers, è ufficialmente iniziata, con una strada che inevitabilmente porta a Civil War e che vede Ant-Man come il primo dei protagonisti. Atteso? Poco. Sorprendente? Abbastanza.

Appena uscito di prigione e in cerca di riscatto, Scott Lang (Paul Rudd) vorrebbe a tutti i costi passare più tempo con sua figlia, in affido alla madre dopo il divorzio. Disperato, accetta di partecipare ad un altro furto, in casa di Henry Pym (Michael Douglas), che ha in serbo per lui una proposta allettante: vestire i panni di Ant-Man e aiutarlo in un’impresa per salvare la città.

Come riferimento sarebbe corretto prendere I Guardiani della Galassia, anche se va sottolineato che la distanza tra le due pellicole è comunque evidente. Eppure Ant-Man possiede la scintilla che i cinecomic Marvel hanno perso da un po’ di tempo, in nome di una ricerca spasmodica dell’epicità e della risata a tutti i costi con risultati più (The Avengers) o meno (Iron Man 3) riusciti. Con questa pellicola Peyton Reed, che si affida ad Edgar Wright per la sceneggiatura, riesce a riportare quello che un comic movie ha anche il diritto di essere: un puro intrattenimento, simpatico, leggero, non necessariamente ricco di spunti a livello ideologico, ma comunque in grado di divertire. L’operazione riesce a metà, ma va comunque lodato il tentativo. Se da un lato la pellicola vive di un apparato visivo invidiabile, dove il minimondo vince a mani basse sulle sequenze “reali”, dove le sequenze di azione sono ben studiate e orchestrate e dove non mancano anche attimi di sana ilarità, anche a fronte di qualche eccessiva forzatura, d’altra parte Paul Rudd non ha il carisma di Chris Pratt. È evidente e pesa sull’economia generale di una pellicola dove la presenza di Michael Douglas è decisamente apprezzabile, come del resto risulta funzionale e inquietante Corey Stoll nei panni del perfido e spietato Darren Cross/Calabrone, apprezzabile anche da un punto di vista visivo. Ant-Man resta quindi un prodotto per i fan, benché supereroe di nicchia, una preparazione ai prossimi film Marvel, macroproduzioni che racchiuderanno personaggi presentati di volta in volta, in un universo in continua espansione e che lascia un interrogativo: non si rischia di esagerare, se non lo si è già fatto?

Titolo originale: Ant-Man
Regia: Peyton Reed
Anno: 2015
Sceneggiatura: Edgar Wright, Joe Cornish, Adam McKay, Paul Rudd
Attori principali: Paul Rudd, Michael Douglas, David Dastmalchian, Judy Greer, Wood Harris, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Bobby Cannavale, Michael Peña
Fotografia: Russell Carpenter
Montaggio: Dan Lebental, Colby Parker Jr.
Musica: Chritophe Beck
Prodotto da: Kevin Feige
Produttore esecutivo: Louis D’Esposito, Alan Fine, Victoria Alonso, Michael Grillo, Edgar Wright, Stan Lee
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures
Durata: 117′
Genere: Fantascienza, Avventura