Un set fotografico dove i modelli sono uomini che vengono fotografati nudi, con indosso solo una maschera. Dialoghi tra loro e il fotografo ci fanno capire che questi sono mariti, padri di famiglia, che celano un desiderio di trasgressione e di novità.

Il corto di Pierre Liebaert risulta un collage di immagini fotografiche, video, parole e musica che affrontano il tema della trasgressione. Uomini che ai nostri occhi appaiono già denudati, si confessano al fotografo parlando in modo annoiato e sarcastico della loro vita monotona, che prevede il ripetersi di azioni quotidiane che a loro non bastano più.

E così viene giustificata la necessità di porsi in situazioni trasgressive, al limite della normalità; viene giustificato l’avere una seconda vita, per uomini il cui solo interesse è il proprio, ai quali non interessa ferire o fare del male alla persona che hanno accanto, che sta all’oscuro di tutto.

Uomini che in fin dei conti fingono di avere grandi doti di ribellione e di coraggio, ma che non fanno altro che nascondere perennemente il loro volto dietro una maschera, come se questo potesse bastare a renderli più liberi. Come se ad intaccare la loro libertà fossero le mogli, i figli, il lavoro, e non piuttosto una personalità insoddisfatta che finge di aprirsi ma che in realtà ha ancora molto bisogno di indagare sé stessa.

Titolo: Libre Mainenant – Free Now
Regia, Sceneggiatura, Montaggio, Fotografia: Pierre Liebaert
Produttore: Pierre Liebaert
Musica: Emilie Vergauwe
Anno: 2014
Colore: colore
Paese: Belgio
Durata: 12’
Genere: documentario