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Comunicati Stampa: Cruise In Causa Per Questa Foto?

Comunicati Stampa: Cruise In Causa Per Questa Foto?

I portavoce di Tom Cruise hanno palesato il suo estremo dissenso  per via delle foto rubate dal set di Tropic Thunder, nuovo film di Ben Stiller, in cui l’attore, interprete di un cameo, appare grasso, pelato e imbolsito.

Sembra che Cruise stia considerando l’idea di perseguire legalmente i responsabili della pubblicazione delle foto (che qui vedete). Ma la vanagloria in questo caso non c’entra.
Anzi. è pura professionalita’ quella che muove le ire del Tom mondiale.

Il fatto è che sia l’aspetto che la presenza stessa di Cruise nel film avrebbero dovuto essere una sorpresa per gli spettatori.è un’usanza nobile e diffusa quella di celare al pubblico la propria presenza in un’opera, se questa rischia di far saltare suspense e mistero, in alcuni casi ultima essenza e ragion d’essere del film. Qualche esempio?
Kevin Spacey scelse di non farsi accreditare nei titoli di testa del film Seven, per non “suggerire” al pubblico il volto dell’assassino. Diego Abatantuono non celebrò la sua partecipazione al film Io Non Ho Paura dell’amico Salvatores, più o meno per lo stesso motivo di Spacey: tenere il più segreto e sottaciuto possibile un ruolo chiave per lo svolgimento della vicenda. Solo a Tom hanno rotto le uova nel paniere…

Nota: di Roberta Monno
Cruise In Causa Per Questa Foto?

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Comunicati Stampa: Cosa Comprerebbe Gesù?

Comunicati Stampa: Cosa Comprerebbe Gesù?

In Usa è uscito il do*****entario di VanAlkemade Cosa comprerebbe Gesu?
, sulla Church of Stop Shopping, movimento laico contro lo shopping (soprattutto natalizio) che furoreggia al suon di «Topolino è l’Anticristo!».

What Would Jesus Buy?
racconta le battaglie pacifiche intraprese dal reverendo Billy Talen, il performer fondatore e guida del movimento dal 1997, che ha coniato il motto di successo ‘Topolino è l’Anticristo!’. Produttore del film è Morgan Spurlock, lo ricordate?
Stava per finire al creatore qualche anno fa mentre sperimentava su di sè le gioie della dieta a base di solo Mc Donald, mentre girava il suo più famoso do*****entario di denuncia, Super Size Me,dove dimostrava che le patatine del Mc non si decompongono mai!Rob VanAlkemade, che sul “reverendo” Talen aveva gia’ girato un corto, Preacher With an Unknown God, premiato al Sundance Film Festival, ha scelto di riprendere per un mese l’inconsueto uomo di fede (che sfoggia un ironicissimo look da predicatore e una capigliatura rock biondo platino da far invidia a Billy Idol), a fine 2005 durante uno dei periodi per lui di massima attivita’ in termini di proselitismo, quello pre-natalizio. Attraverso le sue (a dir poco) bizzarre imprese, (che gli sono gia’ costate circa 40 arresti), il 55enne Talen tenta di denunciare “l’apocalisse dello shopping” e i paradossi del capitalismo moderno che si impenna proprio in periodo natalizio, misconoscendo, in un atto di reiterata cecita’, dolori e crudelta’ subìti dai piccoli operai che creano i doni per i nostri figli.

Ecco che il buon Talen organizza incursioni nei centri commerciali al fine di sensibilizzare gli americani all’acquisto responsabile e consapevole (pensa te che fatica!), mette in piedi coloratissime marce anti Disney (pare che la Disney stia al Natale e all’infanzia come Mc Donald sta all’alimentazione e alla gastronomia). Ecco le parole di Billy: «Sono aziende che sfruttano la manodopera. Non ha senso comprare un regalo di Natale che ha dietro la sofferenza di chi lo ha fabbricato. Quello che è un male per le persone laggiù diventa un male anche per noi. Là è il lavoro schiavistico, qui è il modo in cui decadiamo nel più stupido consumismo, nel rimbambimento da pubblicità e nella depoliticizzazione. Vaghiamo come turisti nella nostra stessa vita». Un poeta del consumo critico.
Di sicuro è un maestro di immagine e comunicazione (date un’occhiata al sito del film). A noi giudicare l’opera registca e cinematografica di VanAlkemade, in quanto alle tesi proposte dal “Don”… Che dire… Una vivace voce fuori dal coro made in Usa è sempre cosa gradita, soprattutto se in un unico personaggio si riescono a  fondere la critica alle multinazionali dei giocattoli, da molti considerate Impero del Bene tutto cuori e fumetti, e uno sberleffo verso la fauna e la flora dei predicatori, pericoloso e stupefacente cancro americano.   

Nota: di Roberta Monno
Cosa Comprerebbe Gesù?

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Comunicati Stampa: Angeli e Demoni & Co. Prime Vittime Dello Sciopero USA

Comunicati Stampa: Angeli e Demoni & Co. Prime Vittime Dello Sciopero USA

Lo sciopero, in tutti i Paesi del mondo fuorché in Italia (vedi Francia), è una cosa seria. è una modalita’ utilizzata di rado, giustamente centellinata per non disperderne il senso e il potere, mica una buffonata sfoderata un venerdì si e l’altro pure!
Ecco che i nostri sceneggiatori made in USA (Paese anti sciopero per antonomasia), quando incrociano le braccia lo fanno per bene.
Ritorniamo sull’argomento (gia’ trattato, – LEGGI  articolo 2articolo 1–  e che merita di essere seguito da vicino), dello sciopero sulle colline Hollywoodiane… E cominciamo a far la conta dei caduti!

Primo progetto a subire ritardi significativi: Angeli e Demoni, il nuovo film di Ron Howard, tratto dal noto romanzo di Dan Brown. Pare che il copione necessiti di essere rimaneggiato, ma lo sceneggiatore Akira Goldsman è entrato in sciopero, come tutti, tre settimane fa. Il primo ciak è rimandato, e la Columbia dovrà probabilmente posticipare l’uscita in sala del film: dalla (prevista) fine del 2008 all’inizio del 2009. Ma la Columbia non è la sola a veder prolungati e compromessi i suoi progetti. La Warner Bros si è trovata costretta a rimandare a febbraio l’inizio delle riprese del nuovo film di Mira Nair, Shantaram, e del film Justice League. La compagnia dei fratelli Weinstein deve invece posticipare l’inizio delle riprese di Nine, musical di Rob Marshall ispirato alla vita di Federico Fellini, da marzo alla seconda metà del 2008. Il cast di questo film comprende Javier Bardem, Penelope Cruz, Sophia Loren e Marion Cotillard.

Tutti costretti ad attendere che lo sciopero rientri.
Angeli e Demoni & Co. Prime Vittime Dello Sciopero USA

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Comunicati Stampa: Pontecorvo Su La7 Lunedi 19 Novembre

Comunicati Stampa: Pontecorvo Su La7 Lunedi 19 Novembre

Annarosa Morri e Mario Canale hanno realizzato “Gillo. Le Donne, i Cavalier, l’Armi, gli Amori”, il do*****entario prodotto insieme a La7 che narra gesta e avventure del famoso regista Gillo Pontecorvo.

Il do*****entario è stato pensato e realizzato per rinverdire le memorie del regista proprio il  giorno della sua nascita.

Lunedì 19 novembre il lungometraggio verra’proiettato all’Auditorium di Roma in una serata ad inviti. Se non siete nella lista, non rischiate di perdere comunque l’evento: lo stesso giorno La7  dedichera’ alla figura del cineasta parte del proprio palinsesto TV. Alle 14.00 potrete vedere La Battaglia di Algeri, film del ’66 che gli valse il Leone d’Oro e la fama internazionale.
Alle 23.30 invece sara’ la volta del suddetto do*****entario inedito di Annarosa Morri e Mario Canale, che LA7 ha coprodotto, con attenzione  e partecipazione, così come era accaduto con il recente doc. dedicato a Marco Ferreri, tra l’altro sempre dello specialista Mario Canale. Altra occasione per vedere il do*****etorio martedì 20 novembre alle 11 all’Auditorium della Facolta’ di Lettere di Tor Vergata a Roma.
Pontecorvo Su La7 Lunedi 19 Novembre

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Comunicati Stampa: Il Papa' di Lost sullo Sciopero a Hollywood

Comunicati Stampa: Il Papa’ di Lost sullo Sciopero a Hollywood

“La televisione sta morendo. Avrei dovuto capirlo quattro anni fa, quando comprai il mio primo TiVo Box. Il 20% delle case americane contiene hard disk dove le famiglie conservano un numero indefinito di film e possono saltare tranquillamente le pubblicità. Presto queste periferiche saranno ovunque, e quasi tutti le avranno. (…) Presto lo schermo rettangolare nel nostro salotto non sarà più un televisore, ma un computer vero e proprio. E il cavo che porterà i contenuti non sarà più quello televisivo, ma internet.”

“I cambiamenti spaventano sempre, ma credevo che la morte della nostra amata televisione avrebbe unificato tutti: attori, studio, creatori. Siamo tutti impauriti e dovremmo esserlo insieme. E invece ci troviamo drammaticamente divisi.” Lindelof spiega il perché dello sciopero in termini molto chiari.

“Per più di 50 anni gli sceneggiatori hanno ottenuto una piccola percentuale dei profitti degli studio per il riutilizzo dei loro show e film, riceviamo royalties anche per i DVD. Gli studio si rifiutano di applicare la stessa regola anche per internet.”Tutti sanno che Lost ha avuto immensa diffusione proprio e soprattutto grazie ai canali di Internet e su iTunes le puntate sono state vendute a 1.99 dollari ciascuna, e i creatori non hanno ottenuto nulla di questi profitti.

Col proliferare dell’attitudine a scaricare su Internet le tariffe pubblicitarie in televisione si abbasseranno sempre di più. “Se lo sciopero proseguira’ per più di tre mesi, una intera stagione di serie televisive terminera’ a dicembre. Non ci saranno più drama, nessuna comedy, niente Daily Show. Non ci saranno puntate pilota di nuove serie fino alla primavera, quindi anche se lo sciopero sarà terminato ora di allora, non vedrete nulla di nuovo prima di gennaio 2009.”Non che mi preoccupi che Lindelof o qualche altro panzuto sceneggiatore possa morire di fame o non riesca a pagare il mutuo del suo idromassaggio, sarebbe altresì un peccato mettere a repentaglio il futuro o la tempistica di serie che noi spettatori vogliamo vedere.

Che urga un ripensamento della normativa inerente internet &co. è chiaro da tempo, ma non certo mi interessa che gli sceneggiatori o gli attori o i cantanti ricevano royalties adeguate e parificate allo “scaricamento” selvaggio.

Piuttosto ( e vai col populismo bieco), si abbassino i prezzi di dvd, si ridimensionino tariffe al cinema e compagnia bella.
Chi avrebbe ragione di scioperare è il consumatore, caro Damon.Leggi Articolo Sullo Scipero Degli Sceneggiatori a HollywoodLeggi Intervista a Damon Lindelof
Il Papa’ di Lost sullo Sciopero a Hollywood

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Comunicati Stampa: L'Esorcista Il Miglior Horror Della Storia

Comunicati Stampa: L’Esorcista Il Miglior Horror Della Storia

Reuters ha pubblicato un articolo che riguarda un sondaggio condotto online tra circa 6.500 clienti di HMV, venditore inglese di musica.

Alla domanda “qual è il film horror più spaventoso di tutti i tempi” gli interpellati hanno risposto entusiasti, decretando poi la seguente classifica:1° – L’Esorcista di William Friedkin
2° – Shining di Stanley Kubrick
3° – Halloween di John Carpenter
4° – Nightmare – Dal profondo della notte di Wes Craven    Suspiria di Dario Argento, unico film italiano in classifica, si è piazzato “solo” al ventisettesimo posto. Non che la cosa mi sconvolga, e non ritengo si meritasse il podio, certo che Nightmare è più un film di costume che un horror che possa dirsi tale.
L’Esorcista Il Miglior Horror Della Storia

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Comunicati Stampa: La Diga Del Furlo in Tv su Rai 3

Comunicati Stampa: La Diga Del Furlo in Tv su Rai 3

Il 6 novembre ‘07, dalle 9 alle 10, su Rai Tre nel programma: “Cominciamo Bene Prima” trovera’ spazio la mostra intitolata “Paesaggi d’acqua”, tenuta presso la Diga Enel del Furlo nella mitica provincia di Pesaro-Urbino.

Il 6 novembre, Andreina De Tomassi, nella trasmissione “Cominciamo Bene Prima” (Rai Tre dalle 9 alle 10) racconta la mostra: Paesaggi d’acqua che si è tenuta sulla Diga Enel del Furlo, (provincia di Pesaro-Urbino, Marche) e che ha visto la partecipazione di venti artisti. La troupe della Rai, guidata da Roberta Romani, ha ripreso i pittori all’opera in una “gara” di bellezza tra le rupi a precipizio, l’acqua smeraldo del Furlo e le tele che via via si andavano riempiendo di colori. Ecco il trionfo dei verdi con gli smalti di Roberto Micheli, il rosso e il nero di Gabriele Solustri, le terre scoscese nella tavola di Cristina Maria Ferrara, tutte le sinfonie del grigio nell’opera di Leonardo Cemak, gli azzurri marini di Rita Fabbri, l’amaranto di Aurelio Giampaoli, e poi, il collage di Vitaliano Angelini, il carboncino di Martina Api, i sassi di Adriana Galoppi, le scaglie d’oro di Carla De Angelis, l’incanto a colori di Corrado Cascioli. Fino all’installazione aerea di ampolle colorate della performer Francesca Crocetti, gli squarci dadaisti di Nino Pieri, i caldi gessetti di Milena Fulgini, le tempere luminose di Wilma Cangiotti. Tutte le opere sono in esposizione fino al 30 novembre nella Sala Gialla del Furlo. L’estemporanea è stata organizzata dall’Enel e dalla Corte di Sant’Anna del Furlo nell’ambito della IV Festa del Fiume Metauro.
Info: 329 6102904
La Diga Del Furlo in Tv su Rai 3

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Comunicati Stampa: Doppia Coppia Muccino Smith

Comunicati Stampa: Doppia Coppia Muccino Smith

Dopo (gli inspiegabili) 300 milioni di dollari incassati “all over the world” con La Ricerca della Felicita’, il magazine statunitense Variety ci informa che “l’America è pazza di Muccino“, e i due outsider (in fondo parliamo di un afro americano e di un italiano) tornano a lavorare insieme. Ecco a voi  il Fresh Prince Will Smith e Gabrielino da Roma ovvero il Muccino nazionale (e internazionale).

Allora, le riprese del film in questione partiranno a febbraio e si suppone che l’opera possa vedere la luce a dicembre dell’anno prossimo… Prepariamoci per un natalone con tutti i crismi e i drammi necessari a che sia “successo”. Il film, che dovrebbe chiamarsi “Seven Pounds”, parte con un tentato suicidio (guardare la morte in faccia sotto Natale fa molto La Vita è Meravigliosa), che non va a compimento poiché l’uomo si innamora proprio durante il tentato gesto inconsulto (praticamente è la storia di Scrivilo sui Muri).

La sceneggiatura del film è firmata Grant Nieporte che si suppone sia in grado di realizzare qualcosa di altrettanto salvifico e magniloquente, in modo da non far rimpiangere le meravigliose due ore di La Ricerca della Felicita’ (!) opera che pullulava luoghi comuni e porgimenti del deretano all’ideale popolo americano come nessun’altro aveva mai osato fare in modo tanto ipertinente e smaccato. Totalmente di parte e fuori da qualsiasi forma di decenza, laddove per decenza si intende anche un minimo di realismo (nonostante la storia narrata fosse vera).”Solo un regista non americano può rendere il senso dell’american dream“, disse ai tempi Smith, e te credo, quale americano ci crede più?
Come disse qualcuno il sogno americano è detto tale perché ci puoi sperare solo quando dormi. In ogni caso pare proprio che Muccino abbia fatto le scelte giuste visto che oltreoceano lo acclamano come il nuovo Fellini.

Buon per lui, speriamo che, ora che s’è conquistato il rispetto e ha sconfitto la proverbiale diffidenza statunitense verso il film maker straniero, sia pronto a realizzare qualcosa di meno (ma moolto meno) edulcorato e accondiscendente, e tiri  fuori un po’ di grinta, riattingendo a quel briciolo di cinismo visto e apprezzato ne “L’Ultimo Bacio” e “Ricordati di Me”.  Leggi l’Intervista a Gabriele Muccino su “The Pursuit Of Happiness”

Nota: di Roberta Monno
Doppia Coppia Muccino Smith

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Comunicati Stampa: Hollywood, sceneggiatori verso lo sciopero

Comunicati Stampa: Hollywood, sceneggiatori verso lo sciopero

Dopo il peer to peer e il file sharing, un’altro demone cattivo minaccia il potentato di Hollywood: il sindacato degli sceneggiatori, the Writers Guild of America. Nella terra di nessuno, per quanto riguarda i diritti sindacali, gli scrittori della fabbrica dei sogni sono giunti ad un ultimatum. Intendono guadagnare la giusta (perbacco!) percentuale sulla vendita dei Dvd e sulla distribuzione online di pellicole e audiovisivi in genere (cellulari, streaming).

Finora la risposta dei produttori (i magnanti del cinema!) è stata negativa. Pertanto, alla scadenza del contratto che determina la paga minima degli sceneggiatori, dopo il naufragio delle trattative, dovrebbe seguire inevitabilmente lo sciopero: non accadeva da 20 anni che non si trovasse un accordo tra le parti (nel 1988 si fermarono per 22 settimane). Tuttavia se pensiamo che a soffrirne saranno soprattutto le soap opera (mentre i film, il cinema e le serie settimanali sono a lunga lavorazione, quindi hanno copioni gia’ scritti e non dovrebbero patire particolarmente questo sciopero, se dovesse essere di breve durata), forse non tutto il  male vien per nuocere…
Hollywood, sceneggiatori verso lo sciopero