Io e Ashleigh nella Manhattan del 21° secolo

Pur essendo ben lontano dai fasti dei primi film, Woody Allen regala comunque una pellicola deliziosa e che sembra vivere fuori dal tempo.

Il giovane studente di college, Gatsby Wells, decide di accompagnare l’ingenua e solare fidanzata Ashleigh a New York, dove lei ha in programma di intervistare il famoso regista Roland Pollard. Tuttavia, il piano di Gatsby di trascorrere un tranquillo weekend a New York in compagnia della fidanzata verrà costantemente sabotato da una serie di imprevisti che coinvolgeranno Ashleigh. Nel 1994 i Modena City Ramblers cantavano “E’ in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta” ed è proprio con questa frase che potremmo riassumere l’ultima fatica di Woody Allen. La pioggia divide e unisce personaggi diversi; c’è chi adora la pioggia e chi invece preferisce ripararsi da essa. Gatsby Wells – ottimamente interpretato da Timothée Chalamet – è l’ennesimo alter ego Alleniano: balbetta, è curvo con la schiena e come il personaggio interpretato da Owen Wilson in Midnight in Paris adora fare lunghe passeggiate sotto la pioggia. Tuttavia, a differenza di quello stucchevole e lamentoso personaggio, Gatsby non passa il tempo a commiserarsi. Al contrario cerca di far godere ad Ashleigh – e in secondo piano anche a noi spettatori – le bellezze di New York. Gatsby sembra vivere in un mondo senza epoca. Certo i sono gli smartphone, ma tutto il resto sembra essersi cristallizzato in un’epoca fuori dal tempo. Ashleigh e Gatsby adorano i film classici – lei cita De Sica e Kurosawa – ma mentre lui sembra ancorato alla “vecchia” New York, lei sembra affascinata dalla “nuova” New York. Allen accompagna i suoi due protagonisti con la solita eleganza registica. Una regia classica, pulita che mai travalica la sceneggiatura. Intorno ai due giovani innamorati, si muovono un campionario di personaggi che sebbene abbiano a disposizione poco tempo, riescono comunque a bucare lo schermo: si pensi solo alla Tiffany di Suki Waterhouse che in solo due scene riesce a rendere memorabile il suo personaggio a causa di una risata molto particolare o anche al Roland Pollard di Liev Schreiber, classico regista in crisi che rinnega il film appena uscito e che finisce per l’ubriacarsi a una serata di gala assieme al suo sceneggiatore di fiducia – memorabile il modo in cui Allen ce lo presenta: seduto nel cinema qualche fila dietro Pollard quindi sempre all’ombra del regista. –. In definitiva, Un giorno di pioggia a New York non è minimamente uno dei migliori film di Allen, ma è comunque una commedia frizzante e divertente che dimostra come il regista newyorkese, nonostante gli ottantacinque anni, ha ancora molte frecce al suo arco.

Titolo originale: A Rainy Day in New York
Produzione: Stati Uniti
Anno: 2019
Regista: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Produzione: Gravier Production; Perdido Production
Attori: Timothée Chalamet, Elle Fanning, Jude Law, Liev Schreiber, Selena Gomez, Rebecca Hall, Diego Luna
Genere: Commedia
Durata: 92′
Fotografia: Vittorio Storaro