Un family drama, candidato ai Golden Globe come miglior serie drammatica, incentrato sulle dinamiche e sui rapporti interpersonali tipici di una famiglia, una produzione statunitense che esplora le diversità sociali e culturali senza far mancare i valori tradizionali legati alla famiglia.

Fin dal suo trailer, This Is Us (che portava dietro numerosi premi vinti in patria) stuzzicava la curiosità: perché il family drama della NBC sembrava voler arrivare dritto al cuore con la storia, semplice ma non banale, della famiglia Pearson. La forza della serie sarebbe dovuta essere quella di raccontare, con stile immediato anche se edulcorato dai toni del romanzo, le storie della vita di tutti, con una forte immedesimazione dello spettatore.

Arrivati quasi alla fine della messa in onda italiana, su Fox Life, della terza stagione, possiamo dirci ci sia riuscita?

A questo punto, tiriamo una linea netta: This Is Us colpisce al cuore, certo, ma non riesce a raccontare i suoi personaggi senza scadere nei più banali clichè narrativi dalla lacrima facile.

La storia: i tre fratelli Pearson (i due gemelli Kevin e Kate e il loro fratello di colore Randall, adottato in fasce subito dopo la tragica scomparsa, appena nato, del terzo gemello) sono a snodi fondamentali della loro vita. Kevin deve fare i conti con la sua ritrovata celebrità, e una nuova love story sicuramente più importante e profonda di quelle passate lo costringe a guardare in faccia le sue debolezze e fragilità, tenute nascoste per troppo tempo, e che in passato lo avevano portato all’alcolismo; Kate decide di rimanere incinta, ma i problemi legati alla sua salute spingono lei e il marito Toby a tentare la strada della fecondazione assistita, con tutte le dinamiche a volte drammatiche che comporta; mentre Randall deve riempire il vuoto della sua vita, e se la moglie Beth si ritrova all’improvviso senza lavoro, l’innato e a volte fastidioso altruismo di lui lo portano ad intraprendere la carriera politica quasi in maniera naturale.

Senza contare che, nei flashback del passato, ci viene raccontato finalmente qualcosa di più sulla vita di papà Pearson, quel Jack morto nella stagione precedente il cui attore Milo Ventimiglia continua però ad essere più presente che mai, rivelando traumi e segreti inconfessabili.

Insomma, un bel po’ di trame e sottotrame rese bene da un comparto attoriale di prim’ordine (recita bene persino Mandy Moore, seppure con un tremendo trucco da anziana): che però portano inevitabilmente alla considerazione d’apertura, ovvero che tutte le storie vengono svolte e raccontate senza tener minimamente conto di una scrittura intelligente o colta, di uno svolgimento equilibrato e corretto- ma tradite da una continua rincorsa all’emozione facile, al pianto, al dolore, spesso e volentieri tratteggiando i personaggi con caratteri a tema che sbracano in situazioni stucchevoli.

Non solo: in questa terza annata, This Is Us inizia a pagare la pressione causata dal successo (i risultati di pubblico sono stratosferici) e gli sceneggiatori, compreso lo showrunner Dan Fogelman, ricorrono ad espedienti utilizzati più e più volte e percorsi già battuti per portare avanti le storie. L’inequivocabile e innegabile alchimia tra i due protagonisti, Moore e Ventimiglia, è sfruttata all’inverosimile, allungando a dismisura il timing dei flashback che diventano il più delle volte pletorici; e i caratteri di ognuno (in testa Randall) vengono spremuti all’osso fino a risultare poco credibili. Si salva solo l’attenzione, perché l’innesto salvifico di nuovi personaggi sembra portare un po’ di aria fresca per evitare il soffocamento. Ma la formula inizia ad essere logora (probabilmente il concept, vincente, non era pensato né strutturato per durare oltre una stagione), e si fa fatica ormai a distinguere This Is Us dagli innumerevoli family drama.

Insomma, tra lacrime e sorrisi, questi siamo davvero noi?

Titolo originale: This Is Us
Ideatore: Dan Folgelman
Attori principali: Milo Ventimiglia, Mandy Moore, Sterling K.Brown, Chrissy Metz, Justin Hartley, Susan Kelechi Watson, Chris Sullivan
Genere: drammatico, dramma familiare
Stagioni: 3
Episodi: 54
Lingua originale: inglese
Durata: 42 min (episodio)
Musiche: Siddhartha Khosla
Produzione: Dan Folgelman, Jess Rosenthal, Charlie Gogolak, Glenn Ficarra e John Requa
Casa di produzione: Rhode Island Ave. Productions, Zaftig Films, 20th Century Fox Television
Prima tv originale: dal 20 settembre 2016 in corso
Rete televisiva: NBC
Prima tv in Italia: dal 21 novembre 2016 in corso
Rete televisiva: Fox Life