Entusiasmo e scanzonata leggerezza per l’amichevole nerd di quartiere, che sogna di diventare grande

Il secondo reboot cinematografico di Spiderman è brillante e frizzante. Un ingresso nell’universo Marvel decisamente convincente, perché non è solamente il protagonista a essere un adolescente, ma è proprio l’approccio all’intera vicenda a essere profondamente teen e spassosamente nerd.

Peter Parker è rimasto esaltato della sua esperienza a Berlino con Tony Stark, che gli ha lasciato il contatto del suo ex-autista Happy e un super costume. Il giovane eroe è così innamorato dall’idea di diventare un Avenger da continuare a inseguire criminali. Il tutto però diventerà pericoloso quando farà la sua apparizione l’Avvoltoio.

Scanzonato e leggero, Spiderman Homecoming possiede tutte le carte in regola per ritagliarsi il giusto spazio all’interno dell’universo cinecomic Marvel. Aiutato da un Tony Stark in versione mentore (o padre surrogato), Spiderman vola da un palazzo all’altro (e quando non ci sono appigli non disdegna la corsa) con umoristica leggiadria. E poco importa se i puristi avranno da ridire per la mancanza di Mary Jane o Gwen Stacy, soppiantate da una ragazza di colore di nome Liz, Spiderman Homecoming non smette mai di divertire, trova spesso l’inaspettata gag ed è aiutato dalla spensieratezza recitativa di Tom Holland.

Colorato e accompagnato da una partitura musicale ritmata e giocosa, il film diretto da John Watts presenta (finalmente) un cattivo degno di nota (un luciferino Michael Keaton), pronto ad affondare il colpo per soppiantare l’ordine sociale e ritagliarsi un ruolo importante nei prossimi episodi. Perché se da una parte c’è la necessità di recuperare qualche aneddoto passato per giustificare alcune scelte (la battaglia di New York tra Avengers e Loki), dall’altra parte c’è la volontà di far diventare Spiderman un personaggio di rilievo nel distopico mondo della Marvel. Con questa prima pellicola la strada è tracciata, naturalmente sarà il prossimo capitolo Avengers a disegnare nuovi scenari interessanti.

Amichevole eroe di quartiere con una responsabilità e una maturità da trovare al più presto, Spiderman dimostra la sua voglia di emergere in maniera prorompente e un costume high-tech si dimostrerà meno importante di quanto possa apparire. Perché Watts disegna un Peter Parker (impegnato con la routine scolastica) divertente e di facile immedesimazione, che deve scavare dentro di sé per trovare quell’utile forza per combattere il crimine e diventare un punto di riferimento.

Insomma si è di fronte a una pellicola che mette in mostra un ragazzo avventato, volenteroso e maldestramente divertente. Un prodotto che rientra perfettamente nei canoni del cinema d’intrattenimento attuale, laddove il ritmo e la sfacciataggine sono elementi imprescindibili per creare appeal nello spettatore.

Titolo originale: Spiderman Homecoming
Regia: John Watts
Sceneggiatura: Jonathan Goldstein, John Francis Daley, John Watts, Christopher Ford, Chris McKenna, Erik Sommers
Attori principali: Tom Holland, Marisa Tomei, Zendaya, Robert Downey Jr., Jon Favreau, Michael Keaton, Tony Revolvori, Martin Starr, Jacob Batalon, Laura Harrier
Fotografia: Salvatore Totino
Montaggio: Debbie Berman, Dan Lebental
Musiche: Michael Giacchino
Prodotto da Marvel Studios, Pascal Pictures
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Durata: 133′
Genere: Azione, Cinecomic