Cibi contraffatti e una storia d’amore in grado di redimere un uomo al centro di Something Good, il nuovo film di cui è autore, regista e interprete Luca Barbareschi con la star cinese Zhang Jingchu. Al cinema dal 7 novembre.

Sofisticazioni Made in China
di Alessio Neroni

Liberamente tratto dall’opera letteraria Mi fido di te di Francesco Abate e Massimo Carlotto, Something Good, il nuovo film diretto, interpretato e prodotto dall’attore-regista Luca Barbareschi, affronta per la prima volta (al cinema) una tematica attuale di grande impatto: la contraffazione alimentare.
Matteo, il protagonista (interpretato dallo stesso Barbareschi) infatti, lavora per conto del gruppo Feng, una multinazionale con sede ad Hong Kong che, fra molti altri affari, traffica cibo contraffatto nel mondo. Per evitare l’arresto da parte delle autorità italiane e cinesi, che gli stanno dando la caccia, Matteo fugge dall’Italia riuscendo a salvare un prezioso carico di alimenti del gruppo Feng dal sequestro.
Poche settimane dopo, il fondatore e presidente dell’omonimo gruppo, Mr. Feng, nomina Matteo responsabile del traffico internazionale di alimenti. Per lui inizia una scalata senza scrupoli verso il successo. L’incontro con una giovane donna, Xiwen, che ha perso il suo unico bambino Shitou, morto avvelenato proprio da un alimento adulterato, rimette in discussione tutta la sua vita.

Luca Barbareschi in questo suo nuovo film da regista affronta dunque due temi importanti: le sofisticazioni alimentari e l’amore nel senso più assoluto e alto del termine, quello capace di cambiare la vita di chi lo vive, stravolgendo completamente ogni criterio logico.
Il percorso del suo personaggio è complesso, è un uomo che unisce nefandezza e innocenza, convinto di farcela sempre e comunque e che raggiunge, nella sua cialtroneria, un cupo eroismo che brilla della sua redenzione finale.
Un film ben confezionato con un cast internazionale in cui spicca la bellezza e il talento di
Zhang Jingchu e il grande Gary Lewis, (noto per film quali Billy Elliot e Gangs of New York), qui nei panni della spia Gregory Poulson. Prodotto da Casanova Multimedia in collaborazione con Rai Cinema e realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Something Good è stato girato in inglese tra l’Italia e Hong Kong, richiedendo un approfondito studio preventivo sul mondo delle contraffazioni alimentari, che ha raggiunto volumi d’affari impressionanti, arrivando ad essere l’attività dichiarata altamente più redditizia dalla mafie, che continuano a incrementare traffici illegali in tutto il mondo. La pellicola ha quindi tutte le caratteristiche di un thriller hollywoodiano dove sparatorie e illegalità si fondono con le belle scene d’amore girate di notte, che esaltano le luci della città di Hong Kong. Purtroppo il film si perde nel finale, poco sorprendente, che soffoca l’interessante tematica affrontata e scivola lungo i confini della fiction nostrana.
Nelle sale italiane dal 7 Novembre, Something Good non è comunque un film di denuncia, ma ci pone di fronte a un problema per molti sconosciuto avvalendosi di collaborazioni eccellenti che spaziano dalla fotografia di Arnaldo Catinari ai costumi di Milena Canonero, che non falsificano la realtà, ma la servono su un piatto d’argento.

Cibi adulterati = Pellicola edulcorata
di Andrea Ussia

Redemption movie, Something Good non riesce a perpetrare la denuncia, appoggiandosi con forza a un impianto narrativo prettamente televisivo.

Matteo Mercury è un trafficante di cibi adulterati ed è a un passo dalla nomina di amministratore delegato del gruppo Feng, una multinazionale che specula sulla sofisticazione alimentare. Ma l’incontro con Xiwen, giovane cuoca che ha fatto del rispetto per la purezza del cibo la sua ragione di vita, cambierà l’esistenza di Mercury, costringendolo a ripensare alla sua vita e alle sue scelte.

Barbareschi mischia i generi, ma non raggiunge il cuore del problema. Difatti Something Good (thriller sentimentale e morale) sicuramente ha il coraggio di trattare un tema spinoso come quello del cibo adulterato, tuttavia sbanda pericolosamente in direzione di una love story internazionale, nella quale si assapora un retrogusto televisivo. E pur rimanendo piacevolmente colpiti dalla fotografia di Arnaldo Catinari (oscura in una Cina globale, che scala le gerarchie internazionali), non ci si può non soffermare sulla sceneggiatura che rifugge la denuncia e che pigia il pedale dell’acceleratore solamente quando deve moralizzare il personaggio principale, pesandone ambiguità ed emozioni. Ed è proprio questo aspetto (la caratterizzazione di Matteo, interpetrato dallo stesso Barbareschi) che pare il meglio riuscito, ma anche il meno interessante. La sua love story appare “telefonata” e si muove all’interno di un contesto nel quale la tensione non si avverte, ma si sfiora solamente.

Barbareschi moralizza ed evita di intervenire attivamente nello smascheramento dell’organizzazione senza scrupoli (la Feng), limitandosi a osservare da lontano lo sviluppo della vicenda. L’impressione è che sia più interessato a “salvare la pelle” del proprio protagonista, a renderlo non disprezzabile, umano e pronto al pentimento.

Il risultato è una pellicola edulcorata, che si accascia sulle note sentimentali del racconto, che punta a far riflettere lo spettatore a fine pellicola. Difatti le didascalie a fine opera hanno il sapore del monito fuori tempo massimo, della fiction televisiva che si osserva con distratto impegno civico, che merita l’attenzione dello spettatore fino a quando non viene cambiato canale con il telecomando. Something Good ostenta coraggio e (a)moralità in quantità industriali, ma si arena su un auto-compiacimento deleterio e un’ambizione internazionale che non trova un conveniente riscontro.

Titolo: Something Good
Regia: Luca Barbareschi,
Sceneggiatura: Luca Barbareschi,
Attori principali: Luca Barbareschi, Zhang Jingchu, Kenneth Tsang, Gary Lewis
Musiche originali: Marco Zurzolo
Costumi: Milena Canonero
Montaggio: Walter Fasano
Fotografia: Arnaldo Catinaro
Produzione: Casanova Multimedia con Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribuzione
Genere: thriller
Paese: Italia
Durata: 111′
Uscita prevista in Italia: 7 novembre 2013