Doppia recensione per la pellicola Resta anche domani diretta dal regista R.J. Cutler.

Vita, morte, amore e passione
di Emanuela Mugliarisi

Nelle sale italiane a partire dal 18 settembre Resta anche domani, film di  R.J. Cutler tratto dall’omonimo romanzo di successo di Forman Gayle è una struggente storia tra vita e morte, amore e passione, dolore e gioia travolgente. Tutto questo attraverso quel vortice terribile e affascinante che è l’adolescenza.

Mia è un nome che trasmette forza, sicurezza, ma anche tanta dolcezza e luminosità. E non poteva essere diversamente per rappresentare la sgargiante protagonista (interpretata da una intensa e bravissima Chloè Grace Moretz) del film di Cutler che, dopo una lunga carriera da documentarista decide di passare con Resta anche domani al genere drammatico, raccontando una storia struggente ma anche gioiosa, piena di passioni genuine e sentimenti profumati. Mia è una quindicenne baciata dalla fortuna, sembra avere tutto nella vita: è bellissima ed ha uno straordinario talento per il violoncello, strumento che ama allo sfinimento e che suona con infinita dedizione; ha un fidanzato splendido, Adam – Jamie Blackley – pieno di attenzioni per lei e che per di più è il ragazzo più bello e cool della scuola e con la sua band punk sfonderà presto nel mondo delle rock star; ha una famiglia deliziosa, con un fratellino sveglio e simpatico e due genitori alternativi che hanno abbandonato la vita da rockers per nutrire i sogni dei propri figli (Mireille Enos e Joshua Leonard). Ma un giorno tutto questo svanisce in un attimo: un incidente automobilistico, durante una gita famigliare in una giornata nevosa, rovina  in un secondo tutta la fortunata esistenza di Mia. Come per la protagonista dell’omonimo libro di Forman Gayle – da cui il film è tratto – la luce della bellissima adolescente si spegne, ma pur in stato di coma Mia riesce a vivere dall’esterno tutto quello che capita in seguito all’incidente: non con il corpo, ma con il suo spirito che sarà responsabile della scelta di ritornare in vita o seguire la famiglia, totalmente deceduta dopo ore di agonia.

Il merito del regista (e forse in questo lo ha aiutato la sua formazione documentaristica) è quello di non aver calcato la mano con l’atteggiamento surrealista e melenso di chi si confronta con queste tematiche da hereafter (la vita dopo la morte): l’omonimo film di Clint Eastwood ci aveva provato a parlarne, ma con risultati a tratti stucchevoli. Qui la bellezza del film sta nella sapiente alternanza dei momenti drammatici post-incidente e dei momenti di vibrante vitalità nei quali rivediamo l’esistenza di Mia prima dell’incidente. La passione per il violoncello che cresce giorno per giorno, fino all’audizione alla Juilliard, l’amore puro e totale con Adam, nonostante le difficoltà di due mondi così diversi che spesso faticano a trovarsi, la bellezza di due genitori che spesso sono più amici amorevoli che non mentori severi. Ma ha senso ritornare in vita una volta che tutto questo è andato perduto? Cosa vorrebbe dire riaffrontare il mondo senza la famiglia? Come potrebbe vincere le sfide che l’aspettano senza la protezione di quel nido che fin’ora l’ha nutrita d’amore e cresciuta con determinazione e ironia? Ma forse Adam tra un brano di violoncello diffuso dalle cuffie e una canzone d’amore suonata alla chitarra potrà fare il miracolo. Mentre il pubblico si godrà questa storia al cinema, i tanti appassionati del libro aspetteranno il seguito letterario di questa storia adatta per lo più alle adolescenti, ma commovente e ricca di spunti di riflessione anche per chi, da adulto, vuole fare un salto indietro nella “grande bellezza”: il ricordo della durezza e del fascino dell’adolescenza.

Il romanzo di Gayle Forman diventa un film sentimentale ed emozionante
di Sabrina De Feudis

Resta anche Domani è il film tratto dall’omonimo best-seller di Gayle Forman, diretto dal regista R.J. Culter e in arrivo nelle sale italiane dal prossimo 18 settembre. Il film è interpretato dalla giovane Choë Grace Moretz, Mirelle Enos, Jamie Blackley e Joshua Leonard. Gli attori hanno sostenuto una buona prova interpretativa in una pellicola che ruota attorno alla purezza dell’amore adolescenziale e all’imprevedibilità della vita.

La protagonista, Mia Hall, è una liceale devota al suo violoncello sin da piccola; nonostante le passioni musicali dei genitori ruotassero attorno al rock e al punk,  cresce ascoltando musica classica, i suoi idoli sono Yo-Yo Ma e Beethoven. Per Mia la musica è tutto, fino a quando non incontra  Adam. Da quel momento il suo mondo ordinato viene letteralmente sconvolto. Adam è un ragazzo sexy, canta, suona la chitarra in una band di Portland. Adam e Mia non provengono dagli stessi ambienti. Lui è super cool. Lei no. Ma quando Adam sente Mia suonare, rimane ipnotizzato dalla melodia così intensa che emana a tal punto da far scoccare fra loro la scintilla. Tra i due adolescenti l’amore va a gonfie vele e naviga a ritmo di musica. Il rapporto fra i due ragazzi sembra perfetto e sincero, fino a quando Mia decide, all’insaputa di Adam, di perseguire i suoi sogni musicali alla Julliard, una delle principali scuole di arti, musica e spettacolo del mondo, situata molto lontano da casa. Questa decisione sconvolge Adam, che la reputa come un ostacolo al loro sogno di vivere insieme, ma nella vita di Mia sarà qualcos’altro a sconvolgerla. Un solo istante cambierà per sempre la vita di Mia: l’impatto con il camion e la morte sul colpo dei genitori e del fratellino Teddy la porrà di fronte a un bivio: vivere o morire. Mia è in coma, ma la sua mente sente, vede e ricorda. Rivive i momenti di tenerezza passati con il papà, le chiacchere fra donne fatte con la mamma e i giochi con Teddy. In un vortice puro d’emozioni ripensa al suo Adam che sta per diventare una rockstar. Ora gli sembra tutto impossibile, la tragedia, di cui è vittima, la distrugge, ma in lei l’amore giocherà un ruolo decisivo e determinante.

Il film commuove e ci fa vivere da spettatori l’imprevedibilità della vita, l’incertezza del futuro e la forza dell’amore. Resta anche domani è una pellicola che coinvolge emotivamente non solo un pubblico di adolescenti, riuscendo a toccare le corde del cuore. Il ritmo del film scorre in alcune scene in modo lento, senza annoiare lo spettatore, che resta ipnotizzato aspettando di scoprire il finale.

Titolo originale: If I Stay
Regia: R.J. Cutler
Sceneggiatura: Shauna Cross
Cast: Chloe Grace Moretz, Mirelle Enos, Joshua Leonard, Jamie Blackley, Stacy Keach
Prodotto: Alison Greenspan
Fotografia: John De Borman
Scenografie: Brent Thomas
Musiche: Heitor Pereira
Distribuito da Warner Bros Picture
Durata: 106′
Nelle sale italiane dal 18 settembre 2014