Quando otto anni fa vidi questo film a cinema pensai subito che il protagonista, con “quella faccia un po’ cosi'”, e la protagonista, con quegli occhioni “un po’ cosi'” e due gambe chilometriche, non andavano persi di vista.

Si persero invece, e almeno per un po’ non li rividi piu’. Salvo riaffiorare sul piccolo schermo, ed ecco che lei (Joely Richardson) ricompare nei controversi panni di Julia McNamara in Nip/Tuck, mentre lui, eh lui sì che ha fatto la storia della Tv diventando icona di cinismo e buona sanita’, perche’ il Dr. House, prima di essere Dr. House, e’ stato Sam in questa spassosa e non del tutto inutile commedia british.
Cosi’ mentre loro si godono i red carpet da Emmy Awards (riconoscimenti dedicati solo alle produzioni TV), io continuo a pensare che il cinema ha perso due facce un “po’ cosi'” che meritavano piu’ attenzione.

Sam e Lucy sono una coppia affiatata e innamorata, ma qualcosa rischia di incrinare il loro rapporto e soprattutto la loro intesa sessuale: l’accanimento quasi ossessivo di lei nel tentare di concepire un bambino. Ecco che la loro intimita’ si riduce a una serie infinita di atti meccanici scanditi sempre dalla stessa liturgia: lei che prima di farlo si prende la temperatura, e dopo averlo fatto rimane per ore con le gambe all’insu’ per far circolare meglio lo sperma. Tutto il loro rapporto sembra solo far da contorno all’atteso concepimento, e benche’ Sam paia un marito amorevole e sensibile, qualcosa in lui si spezza e prende il sopravvento la voglia di una rivincita individuale, che metta per un po’ tra parentesi l’esclusivo ruolo di stallone fecondatore.

La carriera di Sam si logora fin quando l’intuizione geniale non si palesa: scrivere una sceneggiatura basata (ricalcata) sulla loro storia, nonostante il dissenso di Lucy. Sam sbirciera’ il suo diario (scoprendo che anche la moglie ha suoi…turbamenti!), realizzando il piu’ autentico script che la rete televisiva dove lui lavora abbia mai visto! Il film si fara’, la carriera di Sam si impenna…e il suo matrimonio?

Maybe Baby fa parte di quel set di pellicole inglesi illuminate, briose e gardevoli, ricche di battute spiritose e situazioni spassose, che pur non dimenticano di far persino riflettere su un argomento, quello dei figli che non arrivano, sempre attuale anche se ormai un tantino abusato.

Momenti di pura comicita’ demenziale sono affidati all’intervento di Mr Bean (Rowan Atkinson) nei panni del ginecologo innamorato delle frattaglie di Lucy, e non manca persino una meta riflessione sugli obiettivi del cinema moderno, sempre a caccia di estremismi e paradossi, rimane spesso sedotto dalla semplice verita’, per quanto le velleita’ sensazionalistiche e pulp dello schizzato regista del film di Sam, non possono non far rifletere circa lo stato della Tv inglese, decisamente sopra le righe (vedi i cast dei Big Brother : un nugolo di prostitute e spacciatori).

Molto brava e spiritosa la Richardson, non riduce il suo volto agli occhi di ghiaccio, ma si svincola dalla bellezza per esibire una notevole capacita’ espressiva giocosa e intensa. Laurie e’ perfetto per il perfido Dr. House, ma vi sorprendera’ nei panni del romantico decadente, malinconico e un po’ rassegnato. Molto affascinante.

Tratto dall’omonimo romanzo di Ben Elton (prima volta alla regia) il film recupera episodi della vita dello stesso Elton. Uno strano gioco di specchi in cui lo scrittore che narra se stesso, narra di uno scrittore che narra se stesso e cosi’ via.

Maybe Baby: Gradevole.

La Frase:“Mi faccio il test dello sperma domani! E il mio barattolo e’ sulla mensola! Oh Yeah!” Hugh Laurie, Maybe Baby, 2000.

Voto:6+