lezione-ventuno-4Al suo esordio registico Alessandro Baricco ci regala una raffinata pagina di cinema. A farci da guida in un fiabesco viaggio nella musica l’eccentrico Professor Mondrian Kilroy, impegnato in una battaglia di sovversione dei luoghi comuni eretti dalla cultura ufficiale.

Scomodato per l’occasione da City, catapultato tra le nevi di un incantevole Trentino, ascoltiamo dalla voce del Professor Kilroy, sulle straordinarie note di Beethoven che dominano l’intero film, la storia di un uomo, di una musica, di un mondo. In un luogo non ben precisato, tra distese di neve, antichi velieri e creature misteriose, un insolito violinista Hans Peters, trascorre i suoi ultimi istanti. Lì conoscerà la vera storia della Nona sinfonia di Beethoven.

Tutto sembrerebbe filare liscio fin qui ma, trattandosi del visionario Baricco, l’evento giungerà ovviamente per impervie vie, popolate quantomeno da bizzarre creature della neve in dissertazioni sull’esistente e su Dio affaccendate. In un sapiente alternarsi di rimandi, gossip d’annata, citazioni e poetiche visioni si dipana il filo rosso della storia che congiunge l’universo di Ludwig a quello di Kilroy.

Film visionario, poetico, debordante, ci trascina nelle maglie del tempo precipitandoci, attimo dopo attimo, in uno spazio mentale abitato da figure che sono memorie, cognizioni, ricordi. Accompagnati dalle sublimi note, ripercorriamo non senza un pizzico di nostalgica poesia i processi del tempo, rimettiamo in discussione i meccanismi stessi della memoria, della Storia scanditi da un impercettibile diapason che sinuosamente oscilla al ritmo della neve.

La prima cosa che salta agli occhi nell’assistere a Lezione 21 è l’inafferrabilità della trama, l’apparente caoticità del ritmo che consegna lo spettatore meravigliato al flusso di coscienza di un anziano professore che, attraverso le proprie teorie, ripercorre le ossessioni di una vita. Vero, falso, nulla conta all’infuori del percorso stesso, del viaggio nella conoscenza che si imbatte, suo malgrado divertitamente, nel fantastico mondo della poesia.

E’ un viaggio nella creatività, nei processi della ricerca che incidentalmente incontra la Storia. Nel meraviglioso mondo di Mondrian Kilroy, Ludwig diviene un compagno di viaggio con cui condividere le riflessioni sull’inesorabile incedere del tempo, sul successo, sull’esistenza.

Lezione 21, banco di prova per uno straordinario Alessandro Baricco, opera prima, visionaria, poetica, insolita, colta, magistralmente fotografata, prodotta da Domenico Procacci e distribuita in sole 8 sale in Italia, ci libera da muccinismi vari. Assistiamo rapiti alla lectio magistralis di uno straordinario talento registico. Ode al coraggio.