Welcome to the Park

Se è vero che sono passati ormai 14 anni da Jurassic Park III – che fu, di fatto , l’ultimo pietoso atto di una trilogia iniziata con un capolavoro assoluto – è altrettanto vero che la ferita, purtroppo, era ancora aperta e il rischio di ripetere l’errore sembrava altissimo, considerando il trailer tutt’altro che rassicurante.

Colin Trevorrow, tuttavia, riesce a stupire, regalando un blockbuster di buona fattura che regala anche qualche spunto di riflessione.
L’idea di John Hammond è ormai realtà: il Jurassic World è ora operativo, da anni ormai, al punto che i visitatori iniziano a scarseggiare per assenza di attrattiva. I dinosauri, ormai, non stupiscono più. Serve dunque una novità, che gli esperti di genetica del parco trovano nell’Indominus Rex, un ibrido tra un T-Rex e altre specie, un esperimento che, però, non va affatto per il verso giusto.
Sono passati ormai 22 anni da quando Steven Spielberg regalava al mondo del cinema un’opera maestosa e rivoluzionaria – almeno dal punto di vista visivo – come Jurassic Park. I capitoli successivi, però, non furono all’altezza e Jurassic World riesce nell’impresa di arrivare al 2° posto nella classifica dei 4 film, riuscendo a dare nuova linfa vitale a una trilogia ormai defunta. Nessuno si aspetti una trama complessa, sia chiaro, ma l’idea veramente vincente è quella di intrecciare questa pellicola con Jurassic Park, omaggiandolo ripetutamente, nostalgicamente, suscitando emozione in coloro che hanno avuto la fortuna di amarlo e apprezzarlo in sala, e non solo: la colonna sonora di John Williams, uno dei temi musicali più belli mai scritti, è solo l’apice. Non mancano comunque riflessioni interessanti: un ragazzino che si volta a parlare al telefono davanti al recinto del T-Rex la dice lunga sul disincanto attuale, che porta a dover esagerare per riuscire a rubare un attimo di stupore, di meraviglia, che il film riesce comunque a regalare. L’uomo che gioca a fare Dio è qualcosa di già visto, forse troppe volte, come del resto l’avidità dell’essere umano, accompagnati da un discorso sul rapporto tra passato e presente, tecnologia e tradizione, con una scritta Imax che risulta dettaglio importante, nel contesto in cui è inserita. Niente di stravolgente, ma comunque notevole film d’azione misto a thriller, dove l’azione è ben gestita e il ritmo è buono, con un Chris Pratt apprezzabile e funzionale, a suo agio nel ruolo. Le porte sono aperte: siete invitati ad entrare.

Titolo originale: Jurassic World
Regia: Colin Trevorow
Sceneggiatura: Colin Trevorow, Derek Connolly
Attori principali: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Vincent D’Onofrio, Jake Johnson, Nick Robinson, Ty Simpkins, B. D. Wong, Omar Sy, Irrfan Khan, Lauren Lapkus, Judy Greer, Brian Teee, Katie McGrath.
Fotografia: John Schwartzmann
Montaggio: Kevin Stitt
Musica: Michael Giacchino
Prodotto da: Frank Marshall, Patrick Crowley, Thomas Tull
Produttore esecutivo: Steven Spielberg
Distribuzione: Universal Pictures
Durata: 130′
Genere: Fantascienza, Avventura