Nolan ha chiuso il cerchio iniziato nel 2005 con Batman Begins, per una trilogia destinata ad entrare nella storia del cinema.

Era il 2005 quando Christopher Nolan, regista che si era fatto notare per Memento e per Insomnia, si apprestava ad addentrarsi in un terreno minato, complesso e oscuro, quello di Batman. I paragoni con l’inarrivabile Tim Burton, che aveva portato il Cavaliere Oscuro sulla ribalta, prima che Schumacher lo abbattesse, già suonavano come dei verdetti lapidari per Nolan, che, a distanza di 7 anni, dopo aver sconvolto il pubblico con The Dark Knight del 2008, con The Dark Knight Rises ha concluso la sua dimostrazione di poter creare un Batman nuovo, diverso, reale.

Sono passati 8 anni da quando Harvey Dent è morto e Batman (Christian Bale) si è addossato tutte le colpe per salvare quanto di buono fatto dal procuratore distrettuale, trasformato poi in Due Facce. Lunghi anni in cui Bruce Wayne si è auto recluso nell’ala del suo castello, mentre la criminalità sembra essere scomparsa. Niente più Batman? Eppure un nuovo pericolo incombe, un pericolo sotto forma di esplosioni e una montagna di muscoli, che porta il nome di Bane (Tom Hardy)…

Diciamolo subito, onde evitare fraintendimenti: The Dark Knight Rises non è The Dark Knight, nessuno ha la violenza espressiva e indelebile di Joker e la risonanza del film non sarà certo la medesima, ma questo non significa che l’ultimo capitolo della trilogia sia un brutto film, anzi. Detto questo, si può subito asserire che il film è decisamente bello, emozionante, a tratti persino toccante. Il tocco di Nolan ormai si sente, e parecchio, quasi fosse un marchio autoriale, contraddistinto da riprese spettacolari e da sequenze meravigliose, coadiuvate da una fotografia impeccabile e da effetti speciali sorprendenti. Dopo che nel primo capitolo ci si era concentrati sul tema della paura, seguito poi da quello del caos e della follia, ora è la rinascita (rises, appunto, tradotto in maniera pessima con “il ritorno”) a tenere banco, in tutte le sue sfaccettature: Batman, Bruce Wayne, Alfred (Michael Caine), Gotham City. Il villain, questa volta, è Bane (ucciso dal terrificante doppiaggio di Timi), uno dei nemici più rudi e violenti dell’uomo pipistrello, un personaggio che mai ha brillato per astuzia e che ha sempre fatto della massa fisica il suo unico punto di forza. Nolan lo rivaluta, lo cambia, esce dagli schemi classici, come del resto fa con Catwoman, interpretata da una meravigliosa Anne Hathaway. Come era successo con il Joker, che non era nato dall’acido, in questo caso non ci sono gatti che resuscitano Selina Kyle dal mondo dei morti: c’è semplicemente una ladra agile e dalle movenze feline, che le hanno portato in dono questo soprannome. Il paragone illustre era con Michelle Pfeiffer, che aveva interpretato Catwoman per Burton: posto che la Pfeiffer vince su tutta la linea, Nolan evita sapientemente il confronto, creando un personaggio totalmente differente, e dunque impossibile da paragonare, come del resto aveva fatto con il Joker di Leadger, agli antipodi con quello di Nicholson. La vera forza dei Batman di Nolan, e quindi anche di The Dark Knight Rises, è la verosimiglianza, il fatto che trasudano realtà, che i personaggi rappresentati potrebbero esistere realmente, e non solo some frutto di un fumetto scritto e disegnato da un abile animatore. Inoltre, dato non trascurabile, questo è un Batman senza Batman, un film in cui il Cavaliere Oscuro appare in pochissime sequenze, lasciando più spazio a Bane, Catwoman e alla lettura introspettiva di Bruce Wayne, quasi a volersi concentrare più sull’uomo che sull’eroe. Il resto è compiuto dalla colonna sonora di Hans Zimmer, identica rispetto ai due film precedenti, ma non per questo meno emozionante. Non è perfetto come The Dark Knight, quindi potrà anche non piacere, c’è chi potrà trovarlo un film inferiore, ma senza dubbio resta meritevole di essere visto.

La rinascita, o, se vogliamo, resurrezione, è quella che Christopher Nolan ha saputo regalare a Batman, sollevandolo di forza dal baratro in cui Schumacher lo aveva condannato e riportandolo dove merita, elevandolo ad arte (per lo meno con il secondo capitolo), con buona pace di Cronenberg.

 

Titolo: The Dark Knight Rises
Regista: Christopher Nolan
Attori principali: Christian Bale, Michael Caine, Morgan Freeman, Anne Hathaway, Marion Cotillard, Tom Hardy, Joseph Gordon-Lewitt
Genere: azione, supereroi
Durata: 164min
Anno: 2012
Produttore: Emma Thomas, Christopher Nolan, Charles Roven
Produttore esecutivo: Benjamin Melniker, Michael E. Uslan, Kevin De La Noy, Thomas Tull
Casa di produzione: Syncopy
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Fotografia: Wally Pfister, A.S.C.
Musiche: Hans Zimmer
Montaggio: Lee Smith, A.C.E.