I nuovi mostri

Recensione Educazione Fisica. Giovanna Mezzogiorno, Claudio Santamaria, Raffaella Rea, Angela Finocchiaro e Sergio Rubini sono i protagonisti di Educazione fisica, un film diretto da Stefano Cipani, nelle sale dal 16 marzo.

Dino Risi, Ettore Scola e Mario Monicelli, tanto per citare solo alcuni dei registi più influenti del cinema a cavallo tra il 1960 e il finire del 1990, su un testo teatrale come quello de La Palestra di Giorgio Scianna, avrebbero sguazzato dirigendo più episodi focalizzati sul mondo della scuola oggi. Stefano Cipani, invece, regista del nuovo Educazione fisica, in questi giorni nelle sale, riprende, supportato dalla scrittura di Damiano e Fabio D’Innocenzo, la pièce sopra citata e ne restituisce al cinema tutta la teatralità del dramma.

Un’operazione – che porta a tanti confronti, sbagliati o giusti che siano – non del tutto convincente per la poca credibilità di come si svolgono i fatti (ma non per la tematica, purtroppo realistica) e di conseguenza per la prevedibilità degli eventi, che lasciano comunque il singolo spettatore sgomento.

Diana Peruggia (Giovanna Mezzogiorno), preside di una scuola media di provincia, convoca i genitori di tre alunni, che hanno abusato di una ragazzina in due occasioni, di cui una volta proprio in quella palestra dove increduli si ritrovano ora Franco Zucca (Claudio Santamaria, agente immobiliare e padre di Cristian), Carmen Majano (Raffaella Rea, madre di Giordano, che con Zucca ha una relazione) e i coniugi Aldo (Sergio Rubini) e Rossella Stanchi (Angela Finocchiaro), genitori adottivi di Arsen. La notizia sconvolge tutti i presenti, che anche di fronte a un video fanno di tutto per giustificare i propri figli. Messi alle strette dalla preside, che minaccia di denunciare il fatto alla polizia, si scatena un gioco al massacro.

Il risultato è un Carnage all’italiana in cui questi nuovi mostri mettono in atto complotti e strategie per salvare ognuno la propria reputazione, se non la propria pelle.
Tutti i protagonisti di quest’opera seconda di Cipani (la prima fu Mio fratello rincorre i dinosauri) si distinguono per le grandi doti attoriali, nonostante la banalità di alcuni dialoghi. Dopo una vera e propria presentazione dei rispettivi ruoli, la drammaticità s’impossessa dei loro volti e corpi: svelato il motivo dell’incontro, infatti, la tragedia è ormai annunciata nonostante l’epilogo spiazzi per la coltre di cinismo che si sedimenta negli animi dei protagonisti. Un’evoluzione dei registri che per i personaggi (molto caricaturali nel look) diventa un limite oltre il quale difendersi a ogni costo.

La location è unica (la palestra di una scuola con i segni del tempo) che, seppur ampia, nel corso della storia diventa sempre più claustrofobica, tanto da immaginarne l’aria viziata e sporca che si può respirare. La fotografia trova la sua massima espressione nel momento in cui, sorretti dalla musica di Cohen, tutti i genitori assistono al fattaccio dal display del telefono.

Educazione fisica, al cinema dal 16 marzo, nonostante un cast eccellente e ben amalgamato resta chiuso in un ambiente piccolo e forse poco adatto al grande schermo, forse più consono al palcoscenico per cui nasce, dove le vie di fuga risultano effettivamente vane. Resta indubbiamente impresso l’orrore della società odierna che preferisce giustificare le nuove generazioni e non educarle.

Titolo originale: Educazione Fisica
Regia: Stefano Cipani
Soggetto e sceneggiatura: Damiano e Fabio D’Innocenzo
Aiuto regia: Livio Bordone
Attori principali: Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini, Claudio Santamaria
Fotografia: Fabio Cianchetti
Scenografia: Ivana Gargiulo
Costumi: Catia Dottori
Montaggio: Jacopo Quadri
Musiche: Mario Fanizzi
Anno di produzione: 2022
Durata: 89′
Genere: drammatico
Produzione: Paco Cinematografica Srl, Agresywna Banda, Rai Cinema
Distributore: 01 Distribution
Ufficio Stampa: Manzo Piccirillo / 01 Ufficio Stampa
Data di uscita: 16/03/2023