Ambizioso progetto in uscita nel 2008 sotto la direzione del talentuoso e già pluririconosciuto Steven Soderbergh, Che – The Argentine vuole essere un Biopic, formula accorciata che sta per “biographical motion picture”: esso si basa sulla vicenda del rovesciamento della dittatura cubana di Fulgencio Batista da parte di Ernesto Guevara, accompagnato in questa coraggiosa (nonché rischiosa impresa) da un nutrito gruppo di esuli cubani guidati da Fidel Castro, nell’anno 1956. La sceneggiatura è direttamente ispirata dalle memorie di Che Guevara d è fruto di ben sette anni di lavoro di ricerca.

Intento primo del regista, che forse ricorderete per la magistrale direzione di Traffic, era proprio “..Raccontare il processo attraverso cui un uomo nato con una volontà di ferro, scopre la capacità di ispirar e guidare gli altri”.

Da noi verrà accolto nelle sale il 10 aprile con il titolo, appunto, de “Che – L’argentino”, prima parte del lungo affresco, la cui durata totale supera le 4 ore, che Steven Soderbergh ha dedicato alla figura di questo medico argentino, il quale con Fidel Castro condivideva una speranza ed un sogno: rovesciare la corrotta dittatura di Batista con un proprio metodo, sintetizzato nelle sue parole ” Siamo realisti: esigiamo l’impossibile”.

La BIM si è incaricata di distruibuire in sala questo rischioso progetto, dividendolo in due sezioni , nonostante a Cannes, l’anno passato, la pellicola sia stata presentata completa nella versione fiume di 268 minuti, ricevendo la Palma d’oro come Miglior Attore per Benicio Del Toro.

Ma sugli schermi esso giungerà dunque diviso in due segmenti: The Argentine e Guerrilla.

Il periodo ricoperto è la rivoluzione cubana, dal suo avvio fino alla conquista di Santa Clara, tra le entusiastiche ovazioni di gran parte di un popolo sfinito da anni di dittatura; il tutto, interrotto da frequenti flashback in bianco e nero, concentrati sui discorsi tenuti dal Che di fronte alle Nazioni Unite nel corso del 1964: Dissertazioni nel corso delle quali, egli dimostra tutte le sue, pacate, virtù oratorie ed intellettuali.

Attraverso la lunga pellicola, non si può non notare come Del Toro domini incontrastato lo schermo, nell’esecuzione di un personaggio non certo semplice da interpretare. Personalmente non sono abbastanza compentente e preparata in materia per asserire con certezza se il ritratto che ne fuoriesce sia bilanciato e storicamente fedele, ma fatto sta che la sua performance è valsa a del Del Toro la Best performing actor Oscar.

Questa prima parte, The Argentine, rappresentando Che al comando della sua pattuglia di guerriglieri, tutti uniti da alti ideali e gran forza di volontà, prima nella fitta natura dei boschi e dei monti, per poi spostarsi nelle cittadine , si prolunga fino alla caduta dell’ Havana , nel corso degli ultimi anni 50 e ci conduce, con un innesto, verso la seconda sezione, Guerrilla, maggiormente focalizzata sul contesto e la maturazione delle ragioni che porteranno El Che alla decisione di partire alla volta della Bolivia, fatale missione che si concluderà con la sua cattura ed esecuzione nel 1967.

La produttrice Laura Bickford afferma che questa seconda parte ha più aspetti da thriller, mentre la prima vede un succedersi di azioni, guerriglia e grandi scene di battaglia; questa la maggior differenza tra i due lungometraggi.

La mia impressione è che, ancora una volta, Soderbergh, a seguito di un attento lavoro di raccolta di informazioni e dati (parte imprescindibile del lavoro, vista la portata storica e i contenuti del progetto) sia riuscito a dar vita ad una pellicola ben fatta e completa , anche grazie alle eccellenti performances ottenute dal cast, evidentemente ben preparaato ed istruito in questo senso.

Considerevole anche la sua attenzione ai piccoli dettagli.

Benicio del Toro certo contribuisce non poco, tarmite un’indimenticabile esibizione nei panni del Comandante, nei quali pare calarsi con morbida facilità.

Si immerge totalmente nella sua figura, impregnadosi della sua stessa fisicità, compresa la spossante asma che lo indeboliva e fiaccava cosantemente, e pare quasi non recitare.

Il film sarà per l’appunto distribuito in Italia dalla BiM Distribuzione a partire dal 10 aprile 2009.