I gemelli Spierig modellano un piccolo dramma elegante indubbiamente intrigante e avvincente

Un intricato viaggio di un agente temporale attraverso il tempo alla ricerca di uno spietato dinamitardo, ma anche una ricerca di se stessi e del proprio destino.

Parlare di Predestination senza rischiare di rovinare il racconto svelando punti della trama che non dovrebbero essere svelati è davvero difficile. La cosa migliore sarebbe quella di vedere il film senza nemmeno sapere su cosa si basi il racconto, ma anche questo è impossibile.

Al suo ultimo incarico, un agente dei Servizi Governativi che viaggia nel tempo dovrà catturare l’unico criminale sfuggitogli nel corso del tempo: un terribile e spietato dinamitardo. L’obiettivo è salvare migliaia di vite messe in pericolo dai piani di questo terribile assassino. Nel frattempo, un barista negli anni ’70 ascolta la bizzarra storia di uno strano avventore, negli anni ‘50 un’orfana cresce lottando contro le avversità dando vita ad un intreccio dagli sviluppi imprevedibili e paradossali. Quello che potrebbe sembrare un semplice racconto sui viaggi nel tempo, nasconde in realtà un racconto magistrale e ben strutturato sulla ricerca di se stessi e del significato della propria esistenza. Una storia magnetica quanto intricata.

Il film è diretto dai gemelli australiani della fantascienza distopica Michael e Peter Spierig (Daybreakers), che hanno realizzato un’opera complessa, intrigante e capace di sorprendere.

Tratto dal racconto “Tutti voi zombie” del 1959 di Robert A. Heinlein, il film racconta la vita di un singolare agente, interpretato magistralmente dal bravissimo Ethan Hawke, che si ritrova ad affrontare una serie intricata di viaggi spazio temporali, con il fine di garantire l’applicazione della legge per l’eternità.

Lo scrittore/regista Michael Spierig caratterizza la narrazione come un percorso non convenzionale.

Ci si ritrova così a vagare tra labirinti mentali e salti nel tempo in un film che spazia dal noir alla fantascienza, toccando in alcuni momenti il dramma intimista.

Quando l’avventore inizia a raccontare la sua storia al barista avvia la stesura di un intreccio misterioso che si dipana con l’incedere del racconto e, una volta che la sua storia è completa, il film salta in un abisso vertiginoso di paradossi temporali che tolgono il respiro.

La pellicola gode di ottimi momenti e idee molto forti, anche se in alcuni punti traspare una certa fatica nelle complesse spiegazioni, come nel caso del lungo racconto effettuato da uno dei personaggi, puntando prevalentemente sulla parola dove invece forse avrebbe giovato la messa in scena del tutto.

Il montaggio perfetto della pellicola assicura la costante attenzione al susseguirsi delle scene, tutti gli ingranaggi funzionano e si incastrano alla perfezione, la visione risulta così terribilmente avvincente.

I due protagonisti sono entrambi impeccabili nelle loro performance, un film con idee e sentimenti che sono inseparabili tra di loro.

La storia attraversa un periodo di tempo che va dal 1940 al 1990, e per differenziare le epoche il fotografo Ben Nott ha utilizzato l’architettura e il design, divertendosi a utilizzare filtri diversi aiutando lo sguardo dello spettatore nei vari viaggi temporali.

La predestinazione si basa sulla convinzione che tutto ciò che accadrà è già stato deciso dal fato/destino e non può essere modificato. Il film utilizza questa idea in maniera intelligente. Ma, come in tutte le storie di viaggio nel tempo, interviene inevitabilmente il dubbio sull’illogicità delle cose narrate – ma non prima però di aver offerto un assaggio di un prodotto davvero ricco e appassionante. Però resta il fatto che un severo e attento esame di logica potrebbe mandare in pezzi il racconto.

Predestination avrà sicuramente un significato differente per chiunque lo guardi. Prende spunto dal mondo accademico, dalla filosofia e dalla teologia e gioca con loro, racconta una storia spazio temporale in modo originale, trascinante e anche toccante. Perché oltre a intrattenere, fa anche riflettere.

Un film talmente ricco di dettagli e così ben scritto che merita certamente una seconda visione, che potrebbe riservare nuove chiavi di lettura e ulteriori segreti.

Titolo originale: Predestination
Regia: Michael Spierig, Peter Spierig
Sceneggiatura: Michael Spierig, Peter Spierig
Montaggio: Matt Villa
Fotografia: Ben Nott
Cast: Ethan Hawke, Sarah Snook, Noah Taylor, Christopher Kirby, Madeleine West
Distribuzione: Notorious Pictures
Origine: Australia
Anno: 2015
Durata: 97’
Genere: Fantascienza
Data di uscita: 1 Luglio 2015