Una favola senza tempo

Matteo Garrone dirige un cast eccellente, in cui spiccano Benigni, Proietti, Papaleo e Ceccherini, per il suo Pinocchio interpretato da Federico Ielapi, che dà vita a un burattino ricco di sentimenti ed effetti speciali. Dal 19 dicembre al cinema.

Quella di Pinocchio è una storia assai celebre e deve i suoi natali a Carlo Lorenzini, meglio conosciuto come Collodi, che intitolò Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino un romanzo per bambini, la cui prima edizione in volume venne pubblicata, dopo vari ripensamenti, nel 1883 dalla Libreria Editrice Felice Paggi con le illustrazioni di Enrico Mazzanti. Il burattino di legno ha poi conosciuto tante altre versioni cinematografiche e televisive, ma quelle di più grande successo, entrate nell’immaginario collettivo, portano la firma di Walt Disney, che nel 1940 porta sul grande schermo uno dei film d’animazione più belli mai realizzati e quella di Luigi Comencini, che invece nel 1972 fa rivivere sul piccolo schermo Le avventure di Pinocchio, in cinque puntate, con attori del calibro di Nino Manfredi e Gina Lollobrigida, capolavoro, che comunque anche questa trasposizione di Garrone non supera, non essendo completa come lo sceneggiato dell’epoca. Meno d’impatto, quasi dimenticata, nonostante gli elevati costi di produzione, è purtroppo la versione del 2002 realizzata da Benigni, in cui l’attore e regista stesso interpreta – in maniera poco credibile – la parte del protagonista. Ed è proprio Roberto Benigni a rifarsi e a emergere invece in questo straordinario Pinocchio di Matteo Garrone, nel ruolo di Geppetto, tratteggiato in modo perfetto, così come quel bozzetto presentato all’attore dal regista, quando gli ha proposto la parte.

Garrone prende ispirazione proprio da quei disegni di Mazzanti per ricalcare tutti i personaggi presenti in questa sua imponente versione, e il risultato va oltre le aspettative.

È sicuramente Geppetto, colui che chiede a Mastro Ciliegia (Paolo Preziosi) un pezzo di legno per realizzare un burattino simile ad alcuni visti in un carretto, il personaggio più tratteggiato della fiaba, quello di cui si comprendono meglio sentimenti e stati d’animo, che Roberto Benigni interpreta in modo egregio, tanto da andare in brodo di giuggiole, nonostante il suo personaggio non abbia neanche un soldo per una minestra riscaldata.

Il film è presentato come un insieme di quadri, che riprendono lo stile dei macchiaioli, all’interno dei quali sono presentati man mano i diversi personaggi che Pinocchio incontra lungo il suo percorso.

Mangiafuoco ha tutta la grandezza di Gigi Proietti, un ruolo minore ma di spessore, che resta ben impresso per la sua caratterizzazione, il Gatto e la Volpe sono invece rispettivamente interpretati da Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini (anche sceneggiatore insieme a Garrone), i quali offrono una versione quasi inedita di questa coppia poco raccomandabile, facendo Papaleo l’eco di Ceccherini per convincere il malcapitato burattino a piantare le monete d’oro.

La Fata Turchina ha qui due versioni, è prima bambina interpretata da Alida Baldari Calabria e poi adulta con le fattezze dell’attrice francese Marine Vacth, che nonostante il viaggio fatto per giungere alla conferenza stampa tenutasi a Roma, preferisce non dire neanche una parola. Fortissima la lumaca a cui presta tutta la sua simpatia Maria Pia Timo, racchiusa in un costume eccezionale con tanto di guscio, che si lascia dietro una scivolosa bava e altrettanto forti sono altri tre attori in versione animalesca, ovvero Gianfranco Gallo, la Civetta, Massimiliano Gallo, il Corvo e Teco Celio, un fantastico Giudice Gorilla in tribunale. Non da meno è Davide Marotta, il Grillo Parlante, coscienza immancabile della storia. I favolosi costumi sono opera di Massimo Cantini Parrini, per il cui talento con Dogman si è aggiudicato l’European Film Award.

Il bambino che invece dà vita a Pinocchio è il giovane Federico Ielapi, che si è sottoposto a tre ore di trucco giornaliere per trasformarsi nel famoso burattino, messo a punto da un eccezionale make up artist: Mark Coulier, il quale ha lasciato il segno anche in pellicole come Harry Potter, The Iron Lady e Grand Budapest Hotel. Alla fotografia ha dato il suo talentuoso contributo Nicolaj Brüel, già collaboratore di Garrone nel suo precedente film Dogman, mentre le scenografie sono state ideate da Dimitri Capuani, che ha collaborato con Garrone sia in Dogman, che ne Il Racconto dei Racconti.

A dare valore aggiunto alla pellicola, oltre indubbiamente alla bravura del cast, sono gli effetti digitali della VFX Supervisor Rachael Penfold, che permettono delle trovate sceniche mozzafiato soprattutto quando avviene la trasformazione di Pinocchio da burattino ad asino e viceversa, che solo il cinema può rendere uniche.

Pinocchio, sicuramente trova la giusta collocazione al cinema dal 19 dicembre, in oltre 600 copie, essendo la ricercata pellicola di Matteo Garrone adatta a tutta la famiglia. Per tutte le due ore, piccoli e grandi si ritroveranno immersi in quei paesaggi bucolici insieme al burattino più conosciuto del mondo, che emozionerà con le sue corse, la sua voglia di conoscere e sperimentare e soprattutto col suo essere così speciale per quel papà che l’ha creato con le sue stesse mani. Poco importa se alcuni capitoli non sono presenti e la scena del pescecane poteva avere una durata maggiore, Pinocchio è l’essenza e metafora della vita stessa, piena di ostacoli e vicissitudini e ricca di tante emozioni che fanno battere anche un cuore di legno.

Titolo: Pinocchio
Genere: Fantasy, Avventura
Anno: 2019
Regia: Matteo Garrone
Sceneggiatura: Matteo Garrone, Massimo Ceccherini
Attori: Roberto Benigni, Federico Ielapi, Gigi Proietti , Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini, Marine Vacth, Alida Baldari Calabria, Alessio Di Domenicantonio, Maria Pia Timo , Davide Marotta, Mastro Ciliegia, Gianfranco Gallo, Massimiliano Gallo, Marcello Fonte, Teco Celio, Enzo Vetrano, Nino Scardina
Paese: Italia, Francia
Distribuzione: 01 Distribution
Fotografia: Nicolaj Bruel
Montaggio: Marco Spoletini
Musiche: Dario Marianelli
Scenografia: Dimitri Capuani
Costumi: Massimo Cantini Parrini
Produzione: Archimede con Rai Cinema e Le Pacte, in associazione con Recorded Picture Company in associazione con Leone Film Group
Data di uscita: 19 dicembre 2019