La rete degli intrighi

Spunti potenzialmente interessanti lasciati cadere da un copione e da una regia piatti e privi di sorprese, che occhieggiano alla televisione.

Nerve è il videogioco eponimo del film cui si può iscriversi dal proprio computer come spettatore o partecipante. I primi, pagando una modesta somma, decidono a quali prove dovranno sottoporsi i secondi in cambio di un compenso monetario; maggiore è la pericolosità dei cimenti, maggiore sarà anche il montepremi e più vincolante la dipendenza dal gioco sia per gli spettatori sia per i concorrenti.

Detto così, parrebbe quasi una riflessione sul voyeurismo e il masochismo che anima i fruitori del gioco: gli spettatori, che subiscono la fascinazione morbosa per la violenza e il pericolo estremo che affrontano i partecipanti; e il gusto, masochistico appunto, che spinge questi ultimi a cimentarsi in prove sempre più rischiose, mettendo a repentaglio la vita. Ad esser generosi, potrebbe inoltre leggersi nel copione un’istanza metacinematografica, con gli spettatori nella veste non solo di meri osservatori ma anche ed in primis di registi che costringono i loro attori (qui i partecipanti al gioco) a cimenti sempre più ardui, cui questi si sottopongono per il già menzionato gusto del rischio estremo e potenzialmente letale. Tutto questo rimane però unicamente allo stato virtuale (è proprio il caso di dirlo) poiché non viene sviluppato dalla sceneggiatura, che si limita ad imbastire un anonimo e prevedibile giallo di fattura televisiva popolato di personaggi tanto scipiti quanto insulsi, impegnati ad affrontare prove più comiche che spaventose, come aggirarsi seminudi in un negozio di vestiti. La regia si adatta alle forme correnti del cinema contemporaneo, specie americano, e satura l’inquadratura con schermi di computer e di telefoni cellulari, creando così una sorta d’inquadratura multipla: espediente questo già visto innumerevoli volte e ormai abusato, oltreché privo di qualunque finalità espressiva e diegetica. Per il resto, più di corse notturne in moto per New York non ha altro da offrire. Il montaggio è quello prevedibile Mtv-Style, ovvero caratterizzato da inquadrature che durano poche secondi per dare l’impressione che la storia si svolga ad un ritmo forsennato, specialmente nelle scene d’azione. La musica techno in colonna sonora, scelta anch’essa frequente nel cinema d’oltreoceano coevo, rende il tutto ancor più pacchiano e di cattivo gusto, quando non ridicolo. Non va meglio per quanto riguarda gli attori, incapace di creare personaggi coerenti perché già deboli sulla certa. I duetti fra i neoamanti e le amiche sono di una banalità desolante, di schietta derivazione da sit-com televisione, come altrettanto risibili sono le scene di pericolo che vedono coinvolti personaggi qui in veste d’acrobati. Su tutto aleggia un’aria di déjà-vu, tanto nelle sequenze, quanto nella battute, quanto nella prevedibile conclusione, che furbescamente lascia la porta aperta ad un possibile seguito. L’impressione è che i registi e l’autrice abbiano guardato troppa televisione e videogiochi e troppo poco cinema, ad esclusione di quello degli ultimi due decenni: e ciò non va certo a vantaggio del film, viste le evidenti ascendenze televisive e del videogioco. Completamente trascurato è poi il filone così detto hardware o splatterpunk -forse per non alienarsi il segmento di pubblico giovanile, maggioritario e primo destinario di film consimili. Un pubblico cresciuto a televisione e videogiochi, non certo a cinema: sia esso di fantascienza, giallo e dell’orrore, o semplicemente splatter. La presenza di un’attrice altrove brava come Juliette Lewis è l’unico mistero del film.

Titolo originale: Nerve
Regia: Henry Joost, Ariel Schulman
Soggetto e sceneggiatura: Jessica Scharzer, dal romanzo di Jeanne Ryan
Fotografia: Michael Simmonds
Montaggio: Madeleine Gavin, Jeff McEvoy
Musica: Rob Simonsen
Scenografia: Chris Trujillo
Costumi: Melissa Vargas
Interpreti: Emma Roberts, Dave Franco, Emily Meade, Miles Heizer, Juliette Lewis, Kimiko Glenn, Machine Gun Kelly, Brian Marc, Arielle Vanderberg, Jonny Beauchamp, Beata Harju, Danielle DeWulf
Prodotto da Anthony Katagas, Allison Shearmur Genere: giallo, azione
Durata: 96′
Origine: Stati Uniti
Anno: 2016