Oltre i tempi bui?

Il 5 luglio, Villa Ada Roma Incontra Il Mondo presenta il ritorno nella Capitale di una delle band italiane più lucide nell’interpretare i tempi bui del nuovo millennio e più radicali nel mettere in risalto la tragedia esistenziale che affligge l’occidente nel suo attuale orizzonte socio-politico.

Con l’offerta di oltre un mese di eventi musicali e un ricchissimo bouquet di concerti estivi, Villa Ada Roma Incontra Il Mondo rappresenta senza alcun dubbio un momento fondamentale in questo momento di ricerca e restituzione al pubblico di quel clima di normalità strappatogli dal lungo periodo di chiusura fozata di tutte le attività culturali del nostro paese.

Tornare al mondo dei live pre-covid implica una logistica complessa capace di trovare il giusto mezzo tra le indispensabili misure di sicurezza sanitaria e l’irrefrenabile volontà collettiva di riempire gli spazi pubblici, cantare e ballare. Tra l’entusiasmo travolgente del momento, che porta ad agitarsi goffamente sulla sedia e alla tentazione di liberarsi il volto dalla mascherina, e una regolamentazione dei comportamenti che potrebbe tendere a creare un’atmosfera militaresca, l’incontro è certamente faticoso e la proposta dal festival di posti a sedere senza alcun distanziamento non sembra ancora “ideale”. Tuttavia, va riconosciua la virtuosità dello sforzo organizzativo di far rivivere la musica da vivo, con la sua capacità di generare emozioni e stimolare riflessioni, e di farle svolgere un ruolo straordinariamente propulsivo per l’uscita da questo lungo e drammatico “intervallo” pandemico.

Proprio le contraddizioni del presente – anche di quelle determinate dalla spaventosa crisi del settore della cultura (con la desertificazione della scena artistica italiana degli ultimi mesi) – incarnano l’humus creativo della band dei Ministri, il cui atteggiamento nichilista non intende essere sinonimo di rinuncia, ma rappresenta in realtà un tentativo di estrema reazione ad avvenimenti che hanno sconvolto un orizzonte sociale ed esistenziale. Un orizzonte che, va ammesso, si presentava già di per sé in corso di “nullificazione” nel momento in cui intere generazioni macerano nel nulla dell’inazione (sociale, politica, educativa) e sprofondano nell’assenza di opportunità e di speranze.

Lo scoppio della pandemia ha dato l’occasione al gruppo di Milano di chiarire ulteriormente il proprio punto di vista. La condizione di passività e di perenne attesa (che qualcun-altr-o faccia qualcosa per risolvere le cose) delle nuove generazioni non rappresentava il “concetrato” della catastrofe, ma “solo” le premesse di ciò sarebbe potuto av-venire e che poi è puntualmente avvenuto. Il mondo privo di solidarietà, di diritti sociali e di investimenti sul futuro che abbiamo vissuto nelle ultime decadi è certamente “perimetro” di un presente colmo di miseria, ma a essere autenticamente drammatico è il fatto che tale presente abbia “formato” le condizioni affinché si strutturi un futuro ancor più apocalittico. In quest’ottica si spiega l’uscita del nuovo EP Cronaca nera e musica leggera, le cui quattro canzoni intramezzano e completano il clima distopico e rabbioso descritto a Villa Ada da Federico Dragogna, Davide Autelitano e Michele Esposito attraverso canzoni storiche come Tempi bui, Comunque, Bel canto e la splendida cover-omaggio Alexander Platz.

Proprio di questa ambivalenza, ossia del combinato disposto tra la consapevolezza delle sciagure che attanagliano il nostro presente e la potenzialità della musica dal vivo di dar voce ed energia a una nuova speranza di impegno “attivo”, il concerto dei Ministri ospitato dal festival di Villa Ada è stato un momento esemplare. Un invito “imperativo” a ricomporre la possibilità di un riscatto a partire dalle macerie e dai resti di una società divorata dalla propria avidità.

Villa Ada Roma Incontra Il Mondo
presenta

Villa Ada Savoia
via Salaria, 265, Roma
5 luglio 2021

Ministri
Davide “Divi” Autelitano: voce e basso
Federico Dragogna: chitarra, seconda voce
Michele Esposito: batteria