Rinascita di un artista

Michele Zarrillo è tornato con un nuovo album Vivere e rinascere a distanza di sei anni dal precedente Unici al mondo. Al teatro Lryck di Assisi è andato in scena un viaggio attraverso i principali successi del cantante e nuovi episodi tratti dall’ultimo lavoro in studio.

Quando si parla di un musicista di lungo corso della scena italiana, spesso, si pone la più recente produzione come corollario alla importante storia e discografia del passato. Ingiustamente però, perché a ben vedere il livello qualitativo che Michele Zarrillo porta in scena non ha conosciuto nel tempo dei cali di intensità repentini e significativi, risultando ancora oggi valido e apprezzabile.

Fin da subito ci è quindi apparso uno Zarrillo in grandissima forma, supportato da un pubblico caloroso, con dei picchi estemporanei da parte di qualcuno posto nella parte bassa della platea che hanno sorpreso lo stesso artista. Rispetto ad altri concerti andati in scena al Lyrick il suono ci è sembrato più pulito, per cui è stato più semplice prendere contatto con i nuovi pezzi, oltre al fatto che il particolare timbro vocale di Zarrillo è stato assecondato in maniera mirabile da musicisti dotati di ottima tecnica.

Superati i problemi di salute del recente passato e per nulla preoccupato da questi, Zarrillo è stato instancabile sul palco. All’ingresso in scena della band ci aveva incuriositi lo spazio che intercorreva fra il cantante e i sui musicisti, posti ai limiti del palcoscenico del Lyrick con Zarrillo in posizione centrale. Una situazione ben presto chiarita dall’instancabile movimento che l’artista pone in essere mentre canta, con dei continui cambi di direzione che necessitano di ampi spazi per potersi realizzare.

Ricordi di progressive rock del passato di Zarrillo si sono fatti vivi quando lo stesso ha imbracciato la sua chitarra esibendosi in alcuni assoli che hanno impreziosito alcuni dei suoi pezzi più celebri. Fra le canzoni più partecipate dal pubblico ricordiamo La notte dei pensieri al cui assolo di chitarra finale da Zarrillo ha fatto seguito il trittico Per chi sa scegliere, E poi riapparve il mondo e l’intramontabile Una rosa blu eseguita in versione estesa.

Ne sono passati di anni da quando Michele Zarrillo ha iniziato a farsi conoscere e apprezzare dal grande pubblico del Festival Sanremo che lo ha visto protagonista anche nell’ultima edizione con Mani nelle mani. Una raffinatezza stilistica diventata sempre più indicativa, nel corso della sua carriera, di una forma di canzone poetica. I suoi testi sono sempre il frutto di una ricerca profonda e ricca di suggestioni che deliziano lo spettatore. Non risulta difficile lasciare un concerto di Zarrillo con animo leggero e soavi nell’umore.

Il concerto ha avuto luogo:
Teatro Lyrick Assisi – 29 aprile 2017
Viale Gabriele D’Annunzio, 06081 Santa Maria degli Angeli (PG)