Lettera a tre mogli

La trama è nota: tre giovani donne, Rita (Ann Sothern), Lola (Linda Darnell) e Deborah (Jeanne Crain), sono da poco sposate e, quando stanno per partire per una gita, ricevono una lettera da un’amica comune che comunica di essere fuggita con il marito di una di loro, senza specificare di chi si tratti. Le tre donne, prese dal panico, iniziano a riflettere sul perché il proprio marito avrebbe potuto prendere questa incredibile decisione.

Il regista regala un lucido ritratto della classe borghese degli anni ’50, fatta di ipocrisie, intrighi, passioni e false apparenze, in un quadro che con buona dose d ironia riesce a restiturire al pubblico una critica sociale raffinata. Meritati Oscar a regia e sceneggiatura per Mankiewicz, che con giochi di voci fuori campo, flashback e dialoghi fitti riesce a regalare ritmo incalzante ad un’opera imprevedibile, in cui il finale è tutt’altro che scontato e che lascia il dubbio irrisolto sull’intrigo fino all’ultima sequenza. Il cast, che oltre alle sopracitate attrici vede protagonisti anche Kirk Douglas, Jefrey Lynn e Paul Douglas, è in splendida forma e contribuisce in maniera decisiva al successo dell’opera, inserendosi alla perfezone nell’affresco sapientemente pensato e dipinto dal regista. In tal senso, interessante la figura misteriosa della donna segreta, che con la sua scelta smaschera le insicurezze delle tre donne, simbolo di una società apparentemente perfetta ma che, tolta la maschera, nasconde debolezze e meschinità.

Titolo originale: A Letter to Three Wives
Regia: Joseph L. Mankiewicz
Soggetto: Joseph L. Mankiewicz
Sceneggiatura: Vera Caspary, Joseph L. Mankiewicz
Attori principali: Jeanne Crain, Linda Darnell, Ann Sothern, Jeffrey Lynn, Kirk Douglas, Paul Douglas, Barbara Lawrence, Florence Bates, Thelma Ritter
Fotografia: Arthur C. Miller
Montaggio: J. Watson Webb Jr.
Musiche: Alfred Newman
Produttore: Sol C. Siegel
Genere: Commedia
Anno: 1949
Durata: 103’
Distribuzione: Lab 80 Film