La riproposta della porta accanto

La pazza della porta accanto, conversazione con Alda Merini è un video-ritratto realizzato da Antonietta De Lillo, che riprende il titolo di un’opera in prosa della poetessa. Nel video, allo stesso modo che nel libro, Alda Merini confida in maniera del tutto intima pensieri, ricordi, dolori e avvenimenti della sua vita, esternandoli alla camera così come li ritrova nella sua memoria, senza riorganizzarli in modo lineare.

L’opera video realizzata dalla regista presenta l’artista  nella sua casa sui Navigli. Vediamo la poetessa a suo agio nel proprio ambiente domestico, non modificato in vista dell’occasione né tantomeno lei è particolarmente ansiosa di apparire in video. È la sua dimora che parla con lei, e racconta in questi cinquantadue minuti di girato pensieri, ricordi, avventure di una vita vissuta senza sconti. Alda Merini affronta i temi più ricorrenti della sua vita: gli amori, i suoi tanti amori che spesso, come afferma proprio lei, l’hanno portata a mettere da parte la sua scrittura e che hanno intaccato lei come donna; i figli, con i quali è sempre mamma chioccia piuttosto che la brillante poetessa che i suoi lettori tanto ammirano; i dolori, il manicomio, la morte che l’ha sempre affascinata e alla quale si è sempre sentita vicina. Si racconta alla De Lillo, ma si racconta a tutti noi nel modo più semplice che conosca senza nascondere i suoi vizi, le sue ossessioni, i suoi istinti.

E fino a qui l’opera potrebbe risultare interessante, non fosse altro che per la presenza imponente di questa donna misteriosa, che solo con il suo nome attira l’attenzione su di sé. Tuttavia questo può essere sufficiente per i primi dieci minuti di girato, alternato a riprese esterne nelle quali si vedono/immaginano i luoghi legati alla poetessa, accompagnati dalle musiche di Philippe Sarde e Ascanio Celestini. Infatti a meno che non si sia dei fanatici dell’ Alda Merini, (e a questo punto di lei si dovrebbero conoscere vita morte e miracoli), questa video-intervista risulta essere poco innovativa, a maggior ragione considerando che esce per la seconda volta a vent’anni dalla sua realizzazione. La De Lillo infatti aveva realizzato questa intervista nel lontano 1995 ( l’opera ha come titolo Ogni sedia ha il suo rumore ) con la sola differenza che nell’opera prima alternava le confessioni della poetessa con l’ interpretazione delle sue poesie da parte dell’ attrice Licia Maglietta. Se consideriamo poi che tali intimità vengono raccolte già nell’opera scritta di Alda Merini, mi chiedo cosa possa trovare di nuovo uno spettatore che si appresta alla visione dell’opera, e cosa soprattutto lo possa tenere incollato allo schermo. Ovviamente senza nulla togliere alla scrittrice, le cui parole possono essere sempre esempio e conforto per chi la legge o la ascolta, trovo che sia al tempo stesso “furbo e vigliacco” avvalersi della tecnica del found footage per realizzare un’opera che si differenzia gran poco dall’originale.

Titolo: La pazza della porta accanto, conversazione con Alda Merini
Regia: Antonietta De Lillo
Attori principali: Alda Merini
Genere: documentario
Durata: 52’
Anno: 2013
Colore: colore
Audio: stereo
Soggetto: Antonietta De Lillo
Sceneggiatura: Antonietta De Lillo
Fotografia: Cesare Accetta
Montaggio: Valeria Sapienza
Musiche: Philippe Sarde, Ascanio Celestini