Cinque amici e una curiosa creatura di pietra

Fresco vincitore del Giffoni Experience 2015, il film d’esordio di Micol Pallucca, pur nei limiti e nei difetti di un prodotto dal target molto specifico, ha buon gioco nel tratteggiare le reciproche dinamiche e le psicologie dei suoi giovani protagonisti all’avventura nelle Grotte di Frasassi.

Aldo, Michele e Luca sono amici per la pelle. Per far entrare anche Carlo nel gruppo gli propongono, come prova d’iniziazione, l’ingresso in una vecchia chiesa abbandonata per recuperare un oggetto che si trova al suo interno.
Purtroppo il pavimento dell’edificio frana parzialmente e Carlo precipita nelle grotte sottostanti. Per salvarlo, gli altri tre e Chiara, sorella di Luca e che li ha seguiti di nascosto, si calano nell’anfratto ma rimangono anch’essi intrappolati nei labirintici cunicoli. Ivi, durante la ricerca di una via d’uscita, si imbattono in una bizzarra creatura semiantropomorfa a forma di stalagmite, che nominano affettuosamente Grotto.

Seppur sarebbe impossibile valutare Grotto, produzione indipendente italiana per giovanissimi, in un contesto avulso dal tipo di pubblico che ne sarà il principale fruitore, è comunque plausibile tentare di darne una duplice chiave di lettura.
La prima è quella di un’avventura dalle tinte fantastiche che vede protagonisti cinque ragazzini nei quali è semplice riconoscere molti degli elementi tipo di una normalissima quinta elementare dei giorni nostri: il ragazzino buono, sempliciotto e un po’ cicciottello, l’arrogante che nasconde un cuore d’oro, il genietto tutto studio e occhiali con la voglia di scrollarsi di dosso il peso del suo status, quello che si da un tono per apparire più grande e maturo e la ragazzina curiosa e intraprendente.
Legati da profonda amicizia nonostante i continui reciproci battibecchi, intraprendono un’avventura che gode dell’impatto della location anconetana ma che si discosta dall’impostazione visiva e ritmica cui i bambini sono abituati, e per questo potrebbe risultare a tratti straniante (almeno secondo i canoni che l’industria del cinema e dell’intrattenimento ha imposto) nella sua semplicità, linearità e in un elemento fantastico, la creatura di pietra Grotto con il suo alfabeto gutturale e i bislacchi suoni che produce, molto vicino nei gesti e nei modi di fare all’umanità con la quale si confronta.
Volendo provare ad andare più a fondo, la pellicola rivela a uno sguardo più maturo, pur con tutti i suoi difetti di trama e credibilità intrinseca, interessanti sfumature nella costruzione di personaggi coerenti, ben amalgamati e credibili, decidendo di lasciare fuori campo gli adulti ma non per questo lesinando stoccate a ipotetiche colpe di genitori e società e mostrando bambini molto più maturi di quanto la loro età possa lasciar credere.
Grotto è un film prima di tutto sull’amicizia e sulla difficoltà di crescere e affrontare il mondo, pieno di insidie almeno quanto la grotta che fa da anfiteatro al film. Non sarà un capolavoro, ma mostra una sforzo apprezzabile, malgrado dalla riuscita a tratti altalenante, nel trasmettere la propria idea di fondo.

Titolo originale: Grotto
Nazionalità: Italia
Anno: 2015
Genere: Avventura, Fantastico
Durata: 93’
Regia: Micol Pallucca
Cast: Samuele Biscossi, Iris Caporuscio, Gabriele Fiore, Christian Roberto, Leonardo Similaro
Sceneggiatura: Micol Pallucca
Produzione: Micol Pallucca, Thalia Film
Distribuzione: Thalia Film
Fotografia: Maxime Alexandre
Montaggio:
Consuelo Catucci

Nelle sale italiane dal 21 Aprile 2016