Cosa offre quest’anno il Grande Fratello? Ovviamente niente di nuovo (10 anni si fanno sentire), a parte una cospicua dose di saggezza pugliese che, dai tempi del “profeta” Pasquale Laricchia, fa sempre la differenza.

Non si sa quando questo GF finirà, e se saranno rispettati gli accordi e le intenzioni iniziali (ovvero: “finchè dura fa verdura”) l’attesa rischia di essere davvero lunga.

I concorrenti continuano ad arrivare copiosi, facendo il loro ingresso uno alla volta ogni due settimane (ultimo in ordine di tempo una sottospecie di Rossano Rubicondi tutto pizzetto e chioma fluttuante, che ha già fatto strategicamente capitolare la ex playmate Sarah, attualmente più vicina a un muflone che a una ragazza copertina).

Bruciata anzitempo la carta del trans (l’ex donna Gabriele è uscito decisamente troppo presto), le dinamiche interne alla casa si confermano su per giù sempre le stesse, con personaggi che si destreggiano col “solito” copione di rapporti (che sia imposto o spontaneamente insorto, onestamente fa poca differenza).

Veronica ripropone il carattere della gattamortina Messalina e scodinzolante, capace di far capitolare chiunque ai suoi piedi (uomini, donne, ragazzini, pappagalli, fiori del giardino…), mentre Massimo il pitt bull gioca a fare il padrone di casa nerboruto e dai principi arcaici e risoluti. I due si presentano come gli architravi intorno ai quali si costruisce il gioco (e vedremo se, a seguito del bestemmione che come ogni anno arriva puntuale, gli autori avranno il coraggio di cacciare Massimone da Bari), mentre il resto dei partecipanti si offre come complemento d’arredo incolore e insapore.

L’unica eccezione alla monotonia è costituita dalla “sofisticata”(!) e inclassificabile relazione imbastitasi tra Maicol (una specie di Jonathan più simpatico e meno colto) e Giorgio Ronchini. I due ragazzi si sono spesso lasciati andare a “dolci baci e languide carezze”, senza che l’eterosessualità del bel Giorgio venisse mai realmente messa in discussione, anche dopo la notizia che il giovane veneto sarebbe un tesserato arcigay, habituè dei concorsi di bellezza per “soli uomini”.
I due hanno catturato l’attenzione del pubblico e della critica per aver più volte attraversato il solco delle ordinarie effusioni tra maschietti, inducendo a interrogarsi circa la sensibilità di Giorgio, ragazzotto confuso o incredibilmente aperto e sopra le righe?

Stando alle classifiche di gradimento sarebbero proprio Giorgio e Maicol insieme al salumiere combinaguai Mauro Marin, i candidati alla vittoria per quest’anno, confermando il trend nostrano al televoto consolatorio, che risarcisce questi personaggi dei (presunti) torti subiti o delle disavventure amorose.
A che altro servono i reality sennò?

[poll id=”19″]