Eleganza, fascino, carisma, impeccabilità. Sono questi i tratti che da sempre distinguono uno dei più amati cantanti quattro volte vincitore del Grammy Awards: Michael Bublé. Ma dietro lo smoking e lo sguardo sicuro, Bublé non è solo questo. È uomo innanzitutto, e come tale è insicurezza, è perplessità, è un connubio tra voglia di riuscire e timore di non farcela, la stessa che poi lo porterà a esplodere sul palcoscenico, la sua casa.

L’autore di Home, Feeling Good, It’s a beautiful day si mette a nudo in questo lungometraggio dove, tra un successo e l’altro introdotti dallo stesso Bublé, accompagnerà lo spettatore in un viaggio fatto di aneddoti ed emozioni che avrà come tappa terminale proprio l’esibizione n. 148, a Birmingham, che dà il titolo al film. Non è un film autobiografico, non è un concerto: Michael Bublé Tour Stop 148 è più che altro un documentario musicale destinato ai cultori del cantante che ne faranno reliquia, ma che allo stesso tempo tedierà, com’è giusto che sia, coloro che non apprezzano Bublé ed il suo genere musicale.

Di tutt’altra stoffa è invece Moonlight, il film d’apertura della Festa, alla cui première ha partecipato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per la regia di Barry Jenkins e con interpreti principali Mahershala Ali e Naomie Harris, Moonlight racconta l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta di un giovane omosessuale di colore chiamato Chiron, che farà di tutto per sopravvivere nella città di Miami. Una Miami di periferia, becera, meschina che non lascia scampo a coloro che si ritrovano a vivere come il protagonista, dove la droga è anteposta all’amore, la violenza alla voglia di cambiare e la difficoltà economica alla ricerca di un’interiorità. Sta soltanto allo spettatore giudicare quanto possano valere i sentimenti di un ragazzo in un mondo del genere e quale possano essere le vie d’uscita, pur ammesso che ce ne siano. Essendo il film d’apertura e raccontando una realtà che avviene tutti i giorni, Moonlight non poteva non far vibrare le corde dell’interiorità dello spettatore e, anche se su alcuni concetti si poteva calcare di più “la macchina da presa”, quel che prevale è ciò che il film realmente descrive. Sarà merito della recitazione, sarà merito di una buona fotografia, ma questo lungometraggio riesce a tenere lo spettatore con uno stato d’animo continuo per tutta la durata del film e, come avviene per i film più belli, usciti dalla sala questo continua. E’ la magia del cinema, un cinema struggente e pericoloso poiché al tempo stesso veritiero, che spinge i nostri timidi occhi verso realtà per molti sconosciute, dando uno sguardo su un mondo che non vorremmo conoscere mai.

Titolo originale: Michael Bublé Tur Stop
Regista: Brett Sullivan
Cast: Michael Bublé
Paese: Stati Uniti
Anno: 2016
Durata: 102′

Titolo originale: Moonlight
Regista: Barry Jenkins
Cast: Mahershala Ali, Naomie Harris, Trevante Rhodes, André Holland, Janelle Monae, Ashton Sanders, Jharrel Jerome, Alex Hibbert, Jaden Piner
Paese: Stati Uniti
Anno: 2016
Durata: 111′