Un film efficace come uno psicofarmaco

In uscita il nuovo film di Steven Soderbergh, Effetti collaterali, thriller teso e vibrante, preciso e avvincente.

Per comprendere che si sta assistendo a uno dei migliori film realizzati da Steven Soderbergh nel corso della sua prestigiosa carriera, effettivamente c’è bisogno di un po’ di tempo; ma una volta entrati nel vortice della narrazione mozzafiato, Effetti collaterali diventa un fiume trascinante, un thriller costruito e strutturato come un geniale meccanismo ad alta precisione, dove l’ascendente del grande maestro del brivido Alfred Hitchcock è una presenza che invade l’intera pellicola. Potremmo sostenere che l’ultima fatica del regista americano – premio Oscar alla regia per Traffic nel 2001 – in uscita in Italia il 1 maggio, sia divisa in tre parti: nella prima, la maestria dello stile registico è da subito evidente, così come la superba fotografia di Peter Andrews (che altri non è se non uno pseudonimo dello stesso regista) e il calibrato e rigoroso montaggio di Mary Ann Bernard; così come è evidente che Soderbergh abbia assunto un gruppo di ottimi attori ben calati nella loro parte, oltre ad essere nomi noti da botteghino (Jude Law, Rooney Mara, Catherine Zeta-Jones). In questa prima parte, lo spettatore può facilmente peccare di disfattismo: niente di più di un buon film, ma sulla falsa riga del recente Contagion o del più celebre Erin Brockovich. Nessuna pretesa, ma d’altronde emerge anche una sorta di fastidio: ingenuamente, lo spettatore è portato a pensare che Soderbergh abbia realizzato un film sul consumo degli psicofarmaci nella società alto borghese contemporanea, ai tempi della crisi finanziaria, alle controindicazioni particolarmente nocive. Il fastidio maggiore è che la protagonista è depressa perché il marito, divenuto miliardario facendo l’insider trading, viene arrestato costringendo lei a ridimensionare le sue aspettative e il suo tenore di vita, e al suo ritorno a casa lei comunque non riesce a superare la sua tristezza, decidendo così di rivolgersi a uno psichiatra dopo aver tentato il suicidio. Sembra addirittura offensivo il film, giunto a questo punto della sceneggiatura di Scott Z. Burns. Poi però Soderbergh passa ai toni più legati alla sua produzione noir – si pensi a Bubble – e nella seconda parte del film è lo psichiatra a rischiare di precipitare nella psicosi quando si convince di essere vittima di un terribile complotto contro di lui, dopo che la sua paziente, a causa di un farmaco da lui prescritto, durante un attacco di sonnambulismo uccide a coltellate il marito. A questo punto il film sembra riflettere Reality di Garrone, ma anche tante altre opere dedicate alle manie asfissianti che conducono alla follia; già a questo punto, il film si riscatta, ma è soprattutto nella parte finale che si rivela il suo effettivo livello: aumenta l’adrenalina, aumenta la suspence, tutto si incastra a meraviglia come in Ocean’s eleven mentre la verità viene sballottata a destra e a manca come in The Informant.
Effetti collaterali si rivela quindi la summa della cinematografia, così diversificata e articolata, del regista: oltretutto, Soderbergh non rinuncia alla tradizione classica hollywoodiana del lieto fine e del riscatto dell’eroe positivo che riesce a dimostrare la sua innocenza vendicandosi dei suoi aguzzini. L’apparente mania del protagonista lasciato solo da tutti si redime e dimostra di aver avuto sempre ragione nei suoi “deliri”; splendida anche la dimensione metacinematografica, che coinvolge lo spettatore e lo fa cadere nella trappola della “recitazione” propinando falsità credute vere fino all’ultimo. A questo punto diviene pure evidente come il film rappresenti una splendida critica al sistema che ha generato la crisi che viviamo nel presente, perché l’avidità e la perversione di alcuni protagonisti sono proprio l’espressione della sua depravazione.
Un film da non perdere assolutamente, specie nel periodo dell’anno avaro di uscite importanti nelle sale.

Titolo originale: Side Effects
Regista: Steven Soderbergh
Sceneggiatura: Scott Z. Burns
Attori principali: Jude Law, Rodney Mara, Catherine Zeta-Jones, Channing Tatum
Fotografia: Peter Andrews (alias Steven Soderbergh)
Montaggio: Mary Ann Bernard
Prodotto da Endgame Entertainment e Lorenzo di Bonaventura
Distribuzione: M2 pcitures
Genere: Drammatico, thriller
Durata: 106’
Data di uscita: 1 maggio 2013