Forse un sogno, forse un incubo, chi può dirlo, certo che bere birra davanti alla tv con il vostro pupazzo di pezza sarebbe un’esperienza senza paragoni.

Avete mai pensato a come sarebbe potuta essere la vostra vita se tutti i vostri sogni da bambino si fossero avverati? Se tutte le creature della vostra immaginazione diventassero reali e se il vostro peluche fosse un vero migliore amico, vivo e parlante?

Da un lato, probabilmente, sarebbe meraviglioso, dall’altro, forse, potrebbe causarvi qualche momento di puro imbarazzo.

Questo è ciò che accade a John Bennet, che – a 35 anni – vive ancora con l’orsacchiotto di peluche con cui era cresciuto, Ted.
Un giorno, però, John incontra Lori e se ne innamora.
Lori conosce Ted, e scopre che il simpatico peluche è un esperto di droga e sesso, capendo così che l’amore fra lei e John sarebbe stato quantomeno “particolare”. Lori, infatti, dopo aver ascoltato le demenziali filastrocche che i due amici si raccontano per scacciare il temporale e aver sopportato altre simili stranezze, si rende conto che la casa è troppo stretta per starci tutti insieme e pone John davanti a una scelta: o lei, o Ted.

Il primo lungometraggio di Seth Macfarlane, il creatore dei Griffin, si preannuncia caustico e fuori dalle righe come gli episodi del noto cartone. Personaggi per bambini, catapultati in storie solo per adulti, perfettamente a loro agio nel parlare di sessualità, alcol, fumo e qualsiasi altro argomento “da grandi”: proprio come il cane dei Griffin, anche Ted viene trasformato da tenero personaggio del più innocente immaginario domestico, in crudo rappresentante dell’età adulta.

Una perla per appassionati: Peter Griffin e Ted sono stati entrambi doppiati da Seth Macfarlane e nel film recita una parte anche Sam Jones, il celebre interprete di Flash Gordon che ha da tempo abbandonato il cinema per dedicarsi a tempo pieno al lavoro di guardia del corpo in Messico.

Ma ricordate: Ted è reale. Non parlerete mai più con un orsacchiotto di pezza senza ricevere risposta, perché Ted è vivo e pieno di cose da dire. Non ci credete? Seguite i suoi cinguettii su Twitter con #tedisreal, leggete il suo blog o cliccate mi piace sulla sua pagina Facebook. Con lui si può parlare di tutto: stupefacenti, incontri ravvicinati di un “certo” tipo e altri discorsi edificanti, però un consiglio, non intavolate conversazioni con lui a lavoro o su un pc condiviso… non sarebbe il caso.

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