Viaggio alla riscoperta di Caravaggio

Distribuito da Nexo Digital nell’ambito dell’iniziativa La Grande Arte al Cinema, Dentro Caravaggio vorrebbe tratteggiare la figura di Michelangelo Merisi da un punto di vista originale e contemporaneo. Operazione riuscita solo in parte, con la magnificenza dei dipinti a fare da contraltare a un passo non sempre ispirato.

Dentro Caravggio prende in prestito il titolo dall’omonima mostra presentata a Palazzo Reale, Milano, tra il settembre 2017 e il febbraio 2018.
Nel caso dell’esposizione il significato esplicito prendeva spunto dall’accostamento di alcuni dei dipinti più famosi del pittore, provenienti da collezioni sparse in Italia e nel mondo, con le rispettive radiografie, così da evidenziare eventuali segreti nascosti o disegni preparatori scomparsi all’atto del completamento dell’opera.
Il documentario di Francesco Fei, già regista di Segantini. Ritorno alla natura, pur trattando anche la tematica dell’analisi ai raggi x, cerca di dare un respiro diverso. Intende mostrare un’angolatura che si discosti dalle centinaia di trattazioni professionali e dai numerosi adattamenti letterari, televisivi e fumettistici che hanno pescato a piene mani nel mito di Michelangelo Merisi.
La struttura narrativa è lineare e, a detta dello stesso regista, sarebbe stata concepita fin da principio per spogliarsi di tutta la retorica e delle sovrastrutture che spesso impregnano tali produzioni. La vita di Caravaggio viene quindi ripercorsa seguendo la classica scaletta biografica, che snocciola eventi e visita i luoghi del cuore del protagonista, tratteggiandone l’indissolubile legame con tutta l’umanità dei ceti poveri e dei bassifondi, il suo temperamento acceso e riottoso, la sua vita sempre sul filo del rasoio.
In parallelo, Fei si può fregiare della collaborazione di Sandro Lombardi, che oltre a essere un talento del panorama teatrale contemporaneo è stato allievo della scuola di Roberto Longhi ai tempi dei suoi studi d’arte fiorentini.
Purtroppo però non sempre quest’ibrido docu-fiction (molto documentario e poca finzione) riesce ad amalgamare le sue due anime. Lombardi, che dovrebbe prendere per mano lo spettatore e fargli da Cicerone nell’intreccio di luci e ombre che è stata la vita e la tavolozza d’opere del Merisi, mostra sì la sua competenza nel campo ed emoziona con lunghi, appassionati monologhi, ma viene altresì colpevolmente sottoutilizzato, finendo per cadere in un circolo infinito di sguardi tesi all’orizzonte (spaziale, ma anche dei pensieri), espressioni profonde ma dal sapore artificioso e lunghe passeggiate tra i vicoli dei quartieri iconici del periodo romano e napoletano del Caravaggio.
Dentro Caravaggio vive i suoi momenti migliori quando lascia che siano le tele a parlare, limitandosi al ruolo di cornice funzionale alla fruizione e alla prima comprensione dell’opera e della sua poetica. Interessanti anche gli spunti sui possibili motivi della riscoperta dell’artista durante il ventesimo secolo e di come tale apprezzamento sembri continuare a crescere agli inizi del ventunesimo (soprattutto tra i non addetti ai lavori): Caravaggio non solo sarebbe stato uno dei primi artisti a mostrare un’attitudine che oggi potremmo chiamare “cinematografica”, ma ogni sua opera è permea di dinamismo, violenza, dolore ed erotismo, connubio che si presta a una cosiddetta pornografia dell’immaginario, al piacere del raccapriccio, alla delizia indotta della cupezza di espressioni deformate da sentimenti intensi e al contempo mai completamente afferrabili.
Dentro Caravaggio, distribuito da Nexo Digital nell’ambito dell’iniziativa La Grande Arte al Cinema, è quindi un film riuscito a metà. Porge il fianco alla componente didattica senza annegare in un mare di accademica didascalia. Riesce a parlare alla gente comune ma si limita a scalfire la superficie della portata universale della grandezza caravaggesca. Tiene a freno la retorica ma manca di rigore.
Buon punto di partenza per una prima infarinatura sull’uomo che si celava dietro il pittore, rimane una pellicola senza infamie e con poche lodi, che ha comunque il dono di rendere giustizia visiva alle opere di uno dei pilastri dell’arte cinque e seicentesca.

Nazionalità: Italia
Anno: 2019
Genere: Documentario
Durata: 85′
Regia
: Francesco Fei
Sceneggiatura: Francesco Fei, Piero Maranghi, Jacopo Ghilardotti
Colonna sonora originale: Remo Anzovino
Con la partecipazione straordinaria di: Sandro Lombardi, Rossella Vodret, Marco Carminati, Alessandro Morandotti, Milo Manara, Gennaro Carillo, Giovanna Cassese, Caterina Di Giacomo, Achille Mauri e i Masbedo.
Produzione
: Nexo Digital, Skira Editore, Adler Entertainment, Italia Classica
Distribuzione
: Nexo Digital

Nelle sale italiane per tre giorni, dal 27 al 29 Maggio 2019