La voce del mare

Favola dalle tinte molto cupe, la pellicola d’esordio di Lisa Brühlmann si serve di un archetipo mitologico per raccontare l’adolescenza e alcuni aspetti della condizione umana contemporanea. Non sempre il fantastico si amalgama alla perfezione con il taglio realistico, ma il risultato rimane convincente.

Mia ha quindici anni e si trasferisce a Zurigo a causa degli impegni lavorativi dei genitori.
Rassegnata a dover ricominciare da zero, cerca di ambientarsi a scuola con i nuovi compagni e di adattarsi al nuovo contesto, ma l’arrivo della pubertà sembra avere su di lei effetti sconvolgenti.
Il suo corpo infatti cambia inesorabilmente, molto più di quanto ci si aspetterebbe da quello di una normale adolescente. Combattuta tra il desiderio di rimanere se stessa e la necessità di integrarsi, Mia sarà costretta, che lo voglia o no, ad accettare la realtà che per anni è rimasta sopita all’interno del suo organismo.

Blue My Mind – Il segreto dei miei anni (il solito, banale sottotitolo all’italiana poco aggiunge al sottile gioco di parole del titolo originale) viaggia su due binari paralleli.
Uno è quello del racconto fantastico contemporaneo dagli elementi poco invasivi negli equilibri del reale percepito dalla stragrande maggioranza dell’umanità (altro esempio del genere, sempre distribuito da Wanted Cinema, il recente Border – Creature di confine). Il secondo è quello del fantastico come metafora di uno o più aspetti della condizione umana.
Al suo esordio nella regia cinematografica, Lisa Brühlmann si serve della sirena, archetipo appartenente all’inconscio collettivo, per riscriverne alcune connotazioni e aggiornarle al contesto del nuovo millennio, e allo stesso tempo per raccontare in un contesto più classico i cambiamenti dell’adolescenza attraverso la trasformazione della carne.
La sua creatura mitologica si fa infatti veicolo di una riflessione sull’emancipazione femminile, ma anche sul desiderio di libertà e sull’ipocrisia che vive in seno alla media borghesia. Un’ipocrisia che conduce alla paura di non avere un posto nel mondo e al desiderio di poter essere amati per quello che si è. Contemporaneamente Blue my mind – il segreto dei miei anni esplora l’universo adolescenziale femminile immergendolo in un denso substrato di sensualità e sessualità, spingendo su un contesto poetico inscindibile dall’attrazione carnale. Il dramma iniziale lascia gradualmente spazio a un racconto dalle tinte sempre più cupe, in cui il gotico non scivola mai nell’orrore esplicito né si piega volentieri al compromesso. La regia della Brühlmann, oltre a lavorare per sottrazione e ricorrere a un taglio ripulito da ogni sovrastruttura, ha il coraggio di affrontare il corpo senza timore di esporlo alla macchina da presa, integrando il nudo come ulteriore stratificazione narrativa senza mai scadere nella volgarità o nel voyeurismo.
Blue my mind – il segreto dei miei anni non è esente da difetti. Quello più difficile da digerire è forse la difficoltà nell’amalgamare i due aspetti della narrazione. Sebbene la soluzione fosse intuibile fin dalle primissime battute, l’elemento fantastico finisce per stridere quando entra in contatto col brutale realismo che contraddistingue la pellicola. Una discontinuità formale che, malgrado non sia sufficiente a depotenziare la portata del prodotto né a spezzare la sospensione di incredulità, aleggia parzialmente irrisolta nel segmento finale.
Al netto delle imperfezioni, Blue My Mind – Il segreto dei miei anni è comunque una favola nera ben riuscita, che brilla per l’intensità della sua protagonista (Luna Wedler, classe 1999) e si dimostra matura e senza speranza, malgrado le apparenze di un finale liberatorio.

Titolo originale: Blue My Mind
Nazionalità: Svizzera, Germania
Anno: 2017
Genere: Drammatico, Fantastico
Durata: 97′
Regia
: Lisa Brühlmann
Interpreti: Luna Wedler, Zoe Pastelle Holthuizen, Regula Grauwiller, Georg Scharegg, Lou Haltinner, Yael Meier
Sceneggiatura: Lisa Brühlmann, Dominik Locher
Fotografia: Gabriel Lobos
Montaggio: Noemi Preiswerk
Produzione
: Stefan Jager, Katrin Renz, Filippo Bonacci
Distribuzione: Wanted
Colonna Sonora: Thomas Kuratli

Nelle sale italiane da giorno 13 giugno 2019