La chiusura del cerchio

Sarebbe forse ridondante ribadire la sensazionalità di quello che è sicuramente l’evento cinematografico dell’anno e che rappresenta, di fatto, una pietra miliare nella narrativa odierna e contemporanea.

È ormai superfluo constatare ancora e ancora come il Marvel Cinematic Universe abbia dato vita a un universo ricco di storie, personaggi, dinamiche, momenti indelebili, capaci di imprimersi inesorabilmente nel nostro immaginario collettivo e in quello a venire.

Ma la fine è vicina, e la fine è parte del viaggio, come ci siamo sentiti ripetere incessantemente negli ultimi mesi… E la fine è davvero arrivata.

Avengers: Endgame porta a compimento undici anni di narrazioni intrecciate, collegate tra loro dal filo rosso del destino e dall’instancabile operato di registi, attori, produttori, sceneggiatori, montatori e chiunque abbia investito un briciolo di sé – fan inclusi – nelle gesta e nell’avvenire di questi personaggi.

Come annunciato precedentemente alla release cinematografica, la maggior parte delle scene contenute nei trailer si addensano nei primi minuti della pellicola, conducendo lo spettatore verso l’ignoto, proprio come i protagonisti, lasciati a fare i conti con i più umani dei sentimenti: delusione, rabbia, frustrazione, senso di colpa, dolore, ma anche l’imperativo (ma non necessariamente la volontà) di andare avanti.

E se le reazioni di alcuni appaiono più che in linea con la personalità in questione, quelle di altri potrebbero cogliervi – anzi, vi coglieranno decisamente – di sorpresa, sia in positivo che in negativo (nessuno si aspetterebbe mai che QUEL personaggio possa prendere QUELLA determinata piega).

Lo spazio dedicato agli Avengers originali è ovviamente maggiore in questa istanza – il Capitano, Vedova e Occhio di Falco si riprendono un po’ di quello screen time che per forza di cose, ma giustamente, non gli era stato concesso in Infinity War – e forse si sacrifica eccessivamente quello riservato ad altri, che però si compensa con una caratterizzazione più che degna per elementi imprescindibili di questo capitolo, come Scott Lang e Nebula.

Il primo in particolare si erge a MVP del lungometraggio, assieme agli immancabili Iron Man e Cap, ma anche Clint e Natasha avranno modo di aggiungere ulteriori sfumature ai propri archi narrativi, mentre ci riserviamo il diritto di avere qualche perplessità sulla sceneggiatura per quel riguarda Thor.

Attraverso un gioco di metariferimenti e autocitazioni, richiami a momenti passati e iconici episodi della saga, Avengers: Endgame celebra e rielabora le sue componenti, utilizzandole come punto di partenza e allo stesso tempo di arrivo di un racconto carico di pathos ed epos.

Perché l’aspetto più soddisfacente e gratificante della Fine dei Giochi risiede proprio nella compiuta evoluzione di storie e personaggi, nella tangibile dimostrazione della loro crescita, di un percorso iniziato con il primo Iron Man e conclusosi, almeno in parte, con questo film. In parte perché, dove c’è una fine, c’è anche un nuovo inizio. E con la chiusura di un cerchio, se ne aprirà sicuramente un altro.

Impossibile non versare nemmeno una lacrima in un film sicuramente non perfetto – alcune dinamiche, almeno a una prima visione, ci risultano ancora poco chiare e giustificate… Chissà che una seconda non possa aiutare sotto questo aspetto, o eventualmente confermare i nostri dubbi -. Impossibile non ridere di gusto o scoppiare in improvvisi applausi dinnanzi a scene che richiedono, anzi, impongono quasi, una determinata reazione. E impossibile è non sentirsi parte di un meraviglioso universo che si sta trasformando sempre di più, per arrivare a raggiungere, in un futuro più vicino di quanto si possa immaginare, nuove e impensabili vette.

Avengers: Endgame è nelle sale dal 24 aprile.

Titolo: Avengers: Endgame
Regia: Anthony Russo, Joe Russo
Cast Principale: Chris Evans, Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Paul Rudd, Bradley Cooper, Danai Gurira, Gwyneth Paltrow, Karen Gillan, Brie Larson, Don Cheadle, Josh Brolin, Tessa Thompson
Sceneggiatura: Christopher Markus, Stephen McFeely
Montaggio: Jeffrey Ford, Matthew Schmidt
Fotografia: Trent Opaloch
Scenografie: Charles Wood
Musiche: Alan Silvestri
Produttori: Stan Lee, Kevin Feige, Louis D’Esposito, Jon Favreau, Victoria Alonso, James Gunn, Christopher Markus, Stephen McFeely, Trinh Tran, Ari Costa, Mitchell Bell
Una produzione: Marvel Studios
Distribuzione: Walt Disney Studios