L’assolo di Laura Morante vince per originalità e cura per il dettaglio

In uscita il 5 gennaio, Assolo è la storia una donna insicura, in cerca del proprio spazio nel mondo. Un film che conferma il talento dell’attrice e dalla regista Laura  Morante.

Flavia affronta per la prima volta, a più di cinquant’anni, la vita da single. Afflitta da un’insicurezza e un carattere remissivo, si aggrappa disperatamente ad ogni persona a lei vicina. Creando attorno a sé una famiglia allargata fatta di ex-mariti mogli e rispettivi figli, Flavia affronta un difficile percorso verso l’autonomia e la propria autostima, passando dalle sedute di psicoanalisi all’ardua pratica dell’autoerotismo.

<<Volevo fare un film serio che facesse sorridere>>. Così spiega Laura Morante, per la seconda volta dietro la macchina da presa, il suo nuovo film. <<Assolo è innanzitutto una commedia e non è quindi vincolata a criteri di assoluta verosimiglianza>> ammette la regista parlando del suo ruolo da protagonista <<il personaggio ha molti spunti reali, la vicenda ha molti spunti reali, ma allo stesso tempo ha dietro un lavoro di fantasia e visionarietà>>.

In coppia con Daniele Costantini, Laura Morante struttura il film come una commedia, portando la protagonista a confrontarsi con situazioni al limite dell’inverosimile, raccontando, allo stesso tempo, il dramma interiore di una donna spogliata di ogni più piccola certezza.

<<La commedia mi interessa di più quando affronta temi gravi>> afferma Laura Morante << ridere su qualcosa di doloroso mi è sempre sembrato meglio che ridere su una cosa leggera. >> Il film cerca di creare un contesto dove un elemento tragico, come una donna rimasta sola e incapace di combattere l’unico nemico che ha davanti; sé stessa, risulti anche buffo.

Flavia è un personaggio che vive su due piani, quello onirico dei suoi sogni, con cui reinterpreta il mondo e le persone che la circondano, e quello reale, con il quale si scontra ogni giorno. Due aspetti su cui viaggia anche l’intero film, mostrando il mondo più intimo della protagonista: sogni visionari e riconducibili alla realtà solo grazie all’aiuto della sua psicoanalista. Gli stessi attori, divisi su due mondi, interpretano allo stesso tempo due personaggi, quelli reali e quelli ricostruiti dalla mente di Flavia.

Il film mostra una particolare cura per il dettaglio sia nella scrittura quanto nella messa in scena. Ogni attimo, anche il più banale, mostra le ferite, le contraddizioni, le incrinature della vita che circonda Flavia; i dialoghi, gli sguardi, le inquadrature ricercate, le scenografie, tutti elementi tesi a creare un mondo tra il sogno e la realtà, mai del tutto onirico, mai del tutto veritiero. La realtà diventa finzione, quando, inserendo gli elementi e il ritmo tipico della comicità, Assolo cerca di raccontare una storia intima, di una donna che cerca di tornare padrona di sé stessa dopo tanti anni, ma che racchiude nel suo piccolo un intero mondo femminile.

Senza l’aspirazione a raggiungere vette più alte, il film dimostra la complessità delle cose più semplici, che tutti noi diamo per scontati, cercando anche di nasconderli. Ma lo sforzo di Flavia di tornare ad essere soggetto e non più oggetto per qualcun altro è la piccola battaglia che nella sua semplicità abbraccia molte persone.

Titolo originale: Assolo
Regia: Laura Morante
Collaborazione alla regia: Daniele Costantini
Sceneggiatura: Laura Morante, Daniele Costantini
Attori principali: Laura Morante, Gigio Alberti, Giovanni Anzaldo, Eugenia Costantini, Carolina Crescentini, Piera Degli Esposti, Antonello Fassari, Angela Finocchiaro, Donatella Finocchiaro, Marco Giallini, Emanuela Grimalda, Francesco Pannofino, Edoardo Pesce, Filippo Tirabassi, Lambert Wilson
Direttore della fotografia: Fabio Zamarion
Montaggio: Esmeralda Calabria
Musiche: Nicola Piovani
Scenografia: Luca Merlini
Costumi: Agata Cannizzaro
Produzione: Cinemaundici e ElaFIlm
Prodotto da Luigi Musini, Olivia Musini e Renato Ragosta
Distribuzione italiana: Warner Bros. Pictures
Durata: 97′