La scoperta dell’amore come un gioco in altalena

Tratto dall’omonimo romanzo di Anna Todd, After parla del delicato equilibrio tra libertà e costrizioni proprio del mondo adolescenziale e delle prime esperienze amorose.

Nel corso delle nostre esistenze capita di vivere momenti eccezionali che cambiano radicalmente le nostre vite e definiscono un “prima” e un “dopo”. Spesso quei momenti hanno a che fare con l’amore, che spariglia le carte e rimescola destini e programmi.

After – tratto dall’omonimo romanzo di Anna Todd, nato come fan-fiction sulla piattaforma Wattpad, con capitoli postati uno alla volta – parla proprio della svolta esistenziale cui Tessa, ragazza modello, studentessa impeccabile e fidanzata da anni con il rassicurante Noah, va incontro al suo arrivo al college. Qui, tra nuove compagnie, alcol e feste in cui si sente a disagio, conosce Hardin Scott, un ragazzo tanto arrogante e imperscrutabile quanto attraente e magnetico, con il quale vivrà nuove avventure ed emozioni che scardineranno l’impianto programmato della sua vita.

«Questo è il lato bello di quando vai al college – rivela l’attore Samuel Larsen, che interpreta un amico del protagonista – È un periodo in cui si è ancora giovanissimi e si desidera assaporare tutta la libertà di cui all’improvviso si dispone». Ed è ovvio che, nel vasto panorama delle libertà che i teenager acquistano a discapito del controllo famigliare, vi è anche quella sentimentale e, soprattutto, sessuale. Va subito chiarito, però, che After non si esaurisce nella scoperta del sesso, che anzi occupa uno spazio marginale, ma arriva più a fondo, analizzando con maggiore ampiezza il complicato mondo delle relazioni e degli affetti post adolescenziali. Non si tratta dunque di un racconto dalle sfumature di grigio under20, ma della storia di due giovani che imparano ad amare, riscattandosi dai cattivi esempi e dalle segnanti esperienze delle proprie famiglie.

Il turbine di emozioni che vivono Tessa e Hardin – i cui interpreti, Langford e Tiffin, offrono una prova convincente – coinvolgono anche lo spettatore, che sembra spaziare tra i sentimenti come se non si trovasse su una poltroncina, ma su una vera e propria altalena di sensazioni contrastanti.

Si dondola, così, dall’iniziale freddezza – quasi irritazione – verso Hardin alla comprensione dei suoi comportamenti, dalla vicinanza a Tessa per la sua semplicità al disappunto per il suo tradimento, dalla compassione per il fidanzato Noah all’accettazione dell’amore che intercorre tra i due studenti. Quando poi la storia assume direzioni inaspettate, sembra di stare, più che sull’altalena, sull’ottovolante, e ci fa fare un nuovo giro di giostra di emozioni, replicando in noi (forse volutamente) il terremoto di sentimenti cui vanno incontro i ragazzi nel passaggio all’età adulta, con conseguente disorientamento di prospettive. E probabilmente creando una sorta di eccezionale parallelismo tra le vicende proiettate sullo schermo e i giovani presenti in sala, dato che il pubblico cui After si rivolge è indubbiamente quello dei teenager o dei giovani adulti, assetati di storie, personaggi e sentimenti vicini a loro e nei quali si possano riconoscere (la saga di Twilight insegna e, in qualche modo, After ne subisce qualche influenza – lo stesso produttore Canton lo cita come riferimento di successo commerciale del genere).

La pellicola tocca tanti temi e offre alcuni spunti di riflessione: le difficoltà della crescita, il peso delle esperienze passate, il difficile rapporto tra amicizia, amore e attrazione e la complessità di delineare confini precisi tra essi, il ruolo dell’educazione famigliare – sospesa tra l’instradamento dei figli verso scelte orientate “al loro bene” e la libertà necessaria da lasciare loro, compreso quella di commettere errori –, la famiglia stessa, che può apparire a fasi alterne come una prigione da cui evadere o come un porto sicuro in cui approdare e su cui fare affidamento. Mettendo sulla bilancia i vari fattori, è facile intuire che la libertà che gli adolescenti scoprono nel periodo del college è compensata da altrettante costrizioni e sensi di prigionia: la famiglia, i legami sentimentali, le relazioni precedenti, la considerazione delle altre persone, le dicerie, le aspettative – proprie e degli altri –, le attrazioni che si subiscono.

In questo intricato panorama, la vicenda di Tessa e Hardin pone molte domande e soprattutto lascia molti dubbi su cosa e quale sia il vero amore, facendo anche noi spettatori prigionieri delle nostre incertezze.

Libertà e catene, dunque.

Prima e dopo, su e giù, un po’come sull’altalena, in fin dei conti: il dondolio nello spazio dà gioia e fa sentire liberi, ma sempre vincolati a catene si è, in un delicato gioco di equilibrio e stabilità.

Titolo: After
Regista: Jenny Gage
Sceneggiatura: Jenny Gage, Susan McMartin, Tamara Chestna
Attori principali: Josephine Langford, Hero Fiennes-Tiffin, Shane Paul McGhie, Selma Blair
Fotografia: Adam Silver
Scenografie: Tom Betterton
Montaggio: Michelle Harrison
Musiche: Mike Sowa
Costumi: Alana Morshead
Produzione: Panavision
Distribuzione: 01 Distribution
Genere: drammatico, sentimentale
Durata: 100’
Uscita nelle sale italiane: 11 aprile 2019