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Alla ricerca dell’isola di Nim (Nim's Island)

Recensione: Alla ricerca dell’isola di Nim (Nim’s Island)

Adattamento del romanzo omonimo di Wendy Orr, il film è uscito nelle sale cinematografiche italiane venerdì 11 aprile con Jennifer Flacket per la prima volta alla regia (solitamente alla sceneggiatura), supportata dal marito Mark Levin.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDLa Flacket riassume (forse un po’ troppo) le vicende della piccola Nim (Abigail Breslin, ricordiamola in Little Miss Sunshine), ragazzina orfana di madre che vive su una magnifica isola deserta insieme all’aitante  papà (Gerard Butler: Dear Franky e il più recente Ps: I love you) biologo marino.

Una Pippi Calzelunghe moderna che usa un satellitare per comunicare col babbo in alto mare alla ricerca di protozoi,  ha un’indirizzo e-mail per rimanere in contatto col mondo al di fuori dell’isola e passa le sue serate leggendo il suo romanzo di avventura preferito che narra le vicende del prode Alex Rover, o organizza Rave-Party attorno a un falò con i suoi inseparabili amici: un’otaria, un’iguana e un pellicano. Parallelamente, dall’altra parte del globo, c’è Alex Rover che si scopre non essere un coraggioso eroe giramondo sprezzante del pericolo, come immagina la piccola Nim, bensì, un’agorafobica scrittrice igienista (Jodie Foster), maniaca dell’ordine e con evidenti allucinazioni da sdoppiamento di personalità stile “A Beautiful Mind” che basa i suoi romanzi sulle sue psicosi. Ma sarà proprio la scrittrice fifona  a vincere le sue paure e a soccorrere Nim, rimasta sola sull’isola dopo una spaventosa tempesta che ha disperso in mare il padre. Superando una ad una le sue fobie, la singolare scrittrice attraverserà il globo alla ricerca di un’isola che non è nemmeno segnata sulle carte e, rischiando la vita come il protagonista dei suoi romanzi, troverà non solo l’isola e la piccola Nim, ma anche l’amore. Posso dire con gioia di aver finalmente visto un “film per bambini” che meriti appieno questa definizione: una storia alla Jules Verne senza mostriciattoli combattenti o incantesimi oscuri, dove regna sovrano l’amore per la natura e per la famiglia, alla riscoperta di valori che Harry Potter deve aver fatto sparire nella sua “Camera dei segreti”. Tecnicamente parlando ci si trova davanti a una fotografia splendida che compensa magistralmente le scene vistosamente ritoccate al computer e una trama forzata in più punti per il riadattamento cinematografico. Innegabile che un buon 80% di merito per la riuscita di questo film vada alla scanzonata Jodie Foster che, nonostante dichiari in una recente intervista di non essere brava a far divertire il pubblico se il copione non è brillante, ci ha appena dato una dimostrazione del contrario.Chapeux a un’attrice che si riconferma come una delle migliori sul panorama cinematografico attuale e che sa rendere credibile anche una favola incredibile dove un pellicano può salvare uno scienziato alla deriva e una bambina può proteggere la sua isola incontaminata da famelici pirati senza scrupoli, altrimenti detti turisti. Un sogno nel sogno consigliato a tutti coloro che vogliono dedicare una serata alla spensierata utopia di poter vivere di sole, mare, natura e buoni sentimenti.

Nota: di Ellebi
Alla ricerca dell’isola di Nim (Nim’s Island)

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