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Sogni e Delitti – Cassandra's Dream

Recensione: Sogni e Delitti – Cassandra’s Dream

Qualcuno avrebbe dovuto dire a Mr. Allen che non per forza “non c’è due senza tre“.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDMatch Point è un film raffinato e sofisticato, giocato su ambiguita’ di registro, di recitzione e di trama, tutto racchiuso negli occhi di ghiaccio di Jonathan Rhys Meyers.

Scoop è una brillante prova di brio, pensata talmente bene da lasciare l’amaro in bocca al momento giusto.
Cassandra’s Dream (degnamente instupidito con “Sogni E Delitti“) segna il passo di una regia e una narrazione appesantita, che abbandona la fluidita’ e il passo felpato delle precedenti opere. Le dinamiche sono prevedibili, grossolane e ispessite da una curiosa matrice didattica. In alcuni punti e con alcuni dialoghi il regista pare voglia “spiegarci” cosa accade e il senso doppio e profondo delle allusioni mostrate. Pensate al monologo “alticcio” della mamma di Terry e Ian (i fratelli Karamazov de noartri), che tesse in maniera improbabile le lodi del fratello ricco e riuscito, devastando agli occhi dei figli la figura paterna biascicante e fallita. Terry e Ian non potranno che dipendere dall’immagine (e dalle “donazioni) del ricco zio Howard, meschino figuro di faustiana memoria. Danaroso quanto basta per acquistare l’anima dei nipoti, affossati da debiti e tentativi di vivere una vita al di sopra dei loro mezzi. Allen ci spiega fin da subito che l’ambizione e la corsa al soldo saranno forieri di danni e dolori. Ce lo spiega fin troppo, facendoci intuire ogni passaggio prima che si concretizzi, azzerando pathos, attesa e inquietudine.
Tutto va esattamente come ci aspettiamo che vada, e nessuna nota si stacca dal coro, nemmeno quelle solitamente interessanti di Philip Glass aiutano a creare un universo meno banale.

Le prove di recitazione offerte sono invece ambigue e indecise: mentre Colin Farrell si cimenta con un personaggio border line e grottesco, che offre spunti espressivi interessanti (la goffaggine, l’aria tontolona, le movenze e l’andatura bistrattata), Mc Gregor è assolutamente fuori luogo nei panni del piatto arrivista surreale: non la gelida perfidia di Chris Wilton (Rhys MeyersMatch Point) nè la passionale irriverenza di Peter Lyman (JackmanScoop). Solo un ghigno che trasale il faccione da orsacchiotto dell’ex bad boy di Trainspotting, ormai totalmente appannato e condannato a cantare per l’eternita’ Come What May.
I tre film potevano risolversi l’uno nell’altro, così se nel primo capitolo il male la faceva franca, nel secondo Nola (Scarlett Johansson in Match Point) viveva la sua vendetta attraverso Sondra (sempre la Johansson) che assicurava alla giustizia (terrena e divina) il suo assalitore. Nel terzo episodio bene e male si schiantano annichilendosi vicendevolmente fino a scomparire, fino ad annullarsi, punendosi da soli e tra di loro, senza mettere il mondo a conoscenza di cotanta tragedia. E non scomederei i classici greci che stan bene lì dove sono, e con questo film(etto) c’entrano poco.

Cassandra’s Dream poteva chiudere degnamente la fortunata esperienza britannica di Allen che gioca a nascondino con sè stesso e col suo pubblico.
Ne aveva conquistato di nuovo con le prime due opere. Ne ha perso un bel po’ con questa disgraziata terza.Cassandra’s Dream – Sogni e Delitti: Proverete più emozioni a vedervi il trailer, costruito con una tensione che manca del tutto al film.La Frase: “Tu credi che noi due abbiamo fatto chissa’ quale azione innaturale ma non è così. Alla fine tutta la vita umana è fatta di violenza. Viviamo in un mondo crudele Terry.” Ewan Mc Gregor, Cassandra’s Dream – Sogni e Delitti 2007.

  • Speciale Cassandra’s Dream Interviste Ai Protagonisti
  • Nota: di Roberta Monno
    Sogni e Delitti – Cassandra’s Dream

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