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40 giorni e 40 notti

Recensione: 40 giorni e 40 notti

Ogni tanto nella vita ci vuole anche questo: un filmetto ai limiti dello slapstick in cui il fighettuccio di turno (Josh Hartnett), lasciato da quello che credeva un grande amore, si rifugia nell’astinenza quaresimale.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDEccoci alle prese con equivoci e scene ai limiti del demenziale (Hartnett ormai rincitrullito dagli ormoni in eccesso sogna di volare su un oceano di capezzoli rosa!) che tuttavia conservano una punta di simpatica idiozia onesta e dichiarata. Il film di Michael Lehmann dipinge un universo sessista di allupamento cronico e selvatico che si nutre di ore di lavoro confinati in bunker dove una minigonna sembra un segno dell’esistenza di Dio.

Da segnalare la presenza (non certo la prova recitativa) della bellissima Shannyn Sossamon alle prese con il suo (solo) secondo lungometraggio dopo Il Destino Di Un Cavaliere. La giovane attrice (di buone speranze, ma mai fatalmente decollata), interpreta Erica, pulita e elegante fanciulla antitetica all’ideale di “topona” tutta curve inneggiato durante l’intero il film.
Matt (Hartnett) la incontra durante il periodo quaresimale e dovra’ prolungare il corteggiamento fino al compimento del voto. Ci riuscira’?
Brillanti (nel senso di molto luminosi) i contributi fotografici  di Elliot Davis, presentissimi nella sequenza dell’illumanzione (appunto!) di Matt all’uscita dalla chiesa: tutto intorno a lui fiorisce e gli sorride in un’esplosiane di colore ai confini del cartoon: divertente.40 Giorni e 40 Notti: Pubescente commedia tra il trash e il pruriginoso più bieco.La Frase: “Vedo un buco nero sopra la mia testa”, Josh Hartnett, 40 Giorni e 40 Notti, 2002.

Nota: di Roberta Monno
40 giorni e 40 notti

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