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La Casa Sul Lago Del Tempo

Recensione: La Casa Sul Lago Del Tempo

Questa è la recensione improbabile e noiosa dell’improbabile e noiosa pellicola che vede protagonista l’improbabile e noioso rendez vous amoroso fra due noiosissimi e improbabilissimi attori: Sandra Bullock e Keanu Reeves: occhi a mandorla ed espressivita’ pari a zero.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDUna patinatissima e luminescente fotografia abbraccia lo sciogliersi della mortalmente romantica narrazione: due tipetti assolutamente anonimi e privi di qualsiasi qualita’ (in questo la scelta degli attori è azzeccata) si innamorano scambiandosi lettere dal contenuto alquanto scialbo e discutibile. Solo che lei scrive dal futuro, lui è nel passato: due anni indietro. Chiariti subito gli estremi temporali della relazione (i due non battono ciglio di fronte alla scoperta, sconvolgente per chiunque, che la cassetta della posta vive di vita propria) danno vita ad una corrispondenza insapore, annacquata e di cui si stenta a cogliere il piglio affettivo e sentimentale.

Di cosa si innamorano i due disperati?
Qual’è quel quid che fa vibrare i loro cuori all’unisono?
Boh.  Brutti i dialoghi, orripilanti le soluzioni narrative (affatto riuscite: il film naviga nell’assurdo senza essere nè surreale nè favolistico; è semplicemente stupido), vecchie e senza grazie le musiche, polverose e stantìe come tutta la faccenda.

Il film del pluripremiato cineasta sudamericano Alejandro Agresti non rispetta quella regola secondo cui un film tratto da una buona scrittura originale (Mare di Hyun-seung Lee), male che vada, conservera’ delle buone partiture dialogate: niente da fare. L’unico tratto vagamente interessante giace fra le perlacee parole di un chirurgicamente tirato a lucido Christopher Plummer, nei panni del brillante e arrivista padre di Alex Wyler (Reeves), architetto di fama mondiale che si produce in un bel monologo sul senso della luce nell’architettura: almeno abbiamo imparato qualcosa di palazzi e finestre.La Casa Sul Lago Del Tempo: Inutile lungometraggio sbiadito, scritto male e recitato peggio.La Frase: “La data scritta sulla lettera?
Ma è solo un dettaglio!”, Willeke van Ammelrooy, La Casa Sul Lago Del Tempo, 2006

Nota: di Roberta Monno
La Casa Sul Lago Del Tempo

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