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Giorni e Nuvole

Recensione: Giorni e Nuvole

Come tutto può cambiare da un momento all’altro.
Silvio Soldini torna a Genova, dopo Agata e la Tempesta, per raccontare le incertezze sociali dell’Italia contemporanea con il suo ultimo film Giorni e Nuvole.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDPresentato e ben accolto alla Festa del Cinema di Roma, il film, uscito nelle sale il 26 ottobre, racconta con onesta’ e semplicità la precarieta’ dei giorni nostri.
Le certezze come il lavoro e l’amore possono essere messe fatalmente in dubbio dagli eventi. E’ quello che succede ai due protagonisti Michele, un sorprendente Antonio Albanese ed Elsa, interpretata dall’ormai consolidata Margherita Buy. Elsa e Michele sono una coppia di quarantenni, felicemente sposati, hanno una figlia e una splendida casa con affaccio sul mare dove coltivano il loro amore e ricevono amici affettuosi. La loro serenita’, anche economica, ha permesso ad Elsa di lasciare il lavoro e dedicarsi alla sua passione di sempre: l’arte. Proprio il mattino seguente il giorno della sua laurea, dopo una bella serata di festeggiamenti, Michele, confessa alla moglie di non lavorare da due mesi e di essere stato estromesso dalla societa’ che lui stesso aveva creato. Gli equilibri crollano, i soldi finiscono e la coppia è costretta a vendere la casa e la barca. Dopo lo shock iniziale, Elsa cerca di fronteggiare la crisi  trovandosi a lavorare in un call center e a fare il turno serale come segretaria, abbandonando così il suo progetto di recupero di un affresco attribuito al Bonforti. Michele, invece, si lascia andare alternando momenti di slanci, nei quali affronta colloqui di lavoro e si improvvisa operaio tutto fare, a momenti di grande apatia trascorsi passivamente a casa sul divano o sul letto.
La distanza tra loro cresce e i tentativi di far tornare le cose come prima sono inutili; vergogna, orgoglio ferito e nostalgia per il passato si ripercuotono sulla vita di coppia che li portera’ ad una rottura.
Sara’ proprio il momento dell’assenza, dell’allontanamento a farli ritrovare insieme, distesi a contemplare l’affresco del Bonforti, e a fargli capire che la loro maggiore ricchezza  è l’amore che li unisce.

La vita familiare, il lavoro, la precarieta’, tutte le scene sono rappresentate con estremo realismo e sincerita’ ma senza mai cadere nella pesantezza del tragico. Soldini è riuscito ad alternare i momenti più difficili, drammatici e “nuvolosi” con sprazzi delicatamente comici.
Bravi anche gli attori (principali e non) che con la loro interpretazione riescono a rendere i  personaggi estremamente credibili. 

Nota: di Valentina De Munno
Giorni e Nuvole

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